Settembre: pronti per l’orto invernale

broccoli in semenzaioA settembre nell’orto inizia la stagione invernale. Gli ortaggi estivi, ancora in produzione, vengono affiancati dalle coltivazioni invernali, quindi spazio a cavoli, broccoli, verze e cicorie.

I trapianti degli ortaggi invernali si fanno tra fine agosto e gli inizi di settembre, ma questo vuol dire che la stagione invernale è già iniziata a luglio con le semine in semenzaio, per chi, come noi, produce le piantine da seme.
Per tutti è comunque tempo di preparare il terreno per accogliere le nuove coltivazioni. Per noi anche tempo di ritrovare entusiamo dopo una stagione piuttosto brutta.

Nell’orto

Benché l’orto estivo sia piuttosto triste, i pomodori stanno ancora producendo anche se malati di peronospora. Solo gli Amana Arancio non si sono ammalati, ma ancora non hanno prodotto nulla, neanche un piccolo frutto.

Nelle aiuole ci sono tantissimi spazi lasciati vuoti dalle piante che sono morte durante questa estate particolare. Noi useremo proprio questi spazi per i trapianti degli ortaggi invernali.

Lavori di settembre

Il terreno delle aiuole va assolutamente lavorato, purtroppo la terra argillosa non migliora con l’estate, anzi si possono creare spaccature e una sorta di crosta dura.
Per fortuna con l’uso della pacciamatura, e le ripetute operazioni di estirpazione delle “erbacce”, non abbiamo questo problema ma la struttura del terreno non è buona.
Necessita assolutamente di una lavorazione con la forca-vanga e una zappettatura superficiale per incorporare i residui di fieno e paglia e per sminuzzare un po’ le zolle.

Semine in semenzaio

Abbiamo cominciato le semine per l’orto invernale il 20 luglio, in semenzaio. In questo caso semenzaio vuol dire solo vaschette da semina lasciate all’aperto.
Purtroppo non tutti i semini sono germinati.

Vogliamo pensare che il problema questa volta siano state le temperature troppo alte, visto che abbiamo cambiato la terra per le semina (diversa marca di terriccio) e provato un mix con sabbia di fiume. Inoltre abbiamo sostituito la percentuale di compost con innaffiature periodiche di concime liquido naturale.

Avremmo dovuto fare una seconda semina prima di ferragosto, ma siamo riusciti a farla solo a fine mese. Un po’ tardi dato che le piantine invernali impiegano un po’ di tempo per crescere, bisogna calcolare un mesetto prima di poterle trapiantare in campo, ma confidiamo nel fatto che le temperature sono ancora alte. E poi su quasi tutte le bustine di semi c’è scritto che si possono seminare fino a settembre!

Il nostro orto invernale è costituito da friarielli e broccoletti all’olio, da nostri semi, più vari ortaggi nati da semi comprati, come cavolo gigante, cavolo nero, scarola fiorentina, broccolo calabrese, cavolfiore violetto siciliano e spinaci.

Abbiamo seminato anche le carote tonde di Parigi perché vogliamo riprovarci dopo la delusione della semina primaverile.

Semine in campo

Alcuni cavoli li seminiamo anche direttamente in campo, come una parte di friarielli e di broccoletti all’olio, in modo da avere più possibilità di successo.

cavoli dello scorso annoOltre a cavoli e broccoli, seminiamo anche spinaci e lattuga canasta, che ci accompagneranno fino a Natale se faremo semine mensili, e cicoria catalogna da puntarelle.

Nell’orto abbiamo un paio di piante di broccoli rapa nate spontaneamente e qualche pianta di cavoli e verze dello scorso inverno che, a fine ciclo, non abbiamo estirpato.
Di queste faremo una selezione togliendo quelle che, ricrescendo, si sono aperte a fiore invece di chiudersi a palla.

Trapianti

Questa settimana non faremo nessun trapianto, le piantine germogliate sono ancora piccole. Speriamo di poterlo fare entro la fine di settembre, anche per le piantine della seconda semina. In ogni caso i tempi saranno dettati dalla crescita degli ortaggi, devono avere 6 foglie per poter essere trasferite in campo.

Cura

Un impegno costante è (e sarà) guardare con attenzione tutte le foglie dei cavoli per verificare che non ci siano uova di cavolaia.
Ne abbiamo già tolte molte dalle piante di cavoli non estirpate a fine a ciclo, ma continuiamo a trovarle e, nonostante il controllo settimanale, abbiamo trovato anche piccoli bruchi!

Bruchi e lumache sono un vero problema, per cui, se non vogliamo ritrovarci con foglie tutte bucherellate, meglio controllare frequentemente ed eliminarli. È vero che il bacillus thuringiensis funziona egregiamente (per i bruchi di cavolaia), ma meglio prevenire.

Fuori dall’orto

Nell’area al di fuori dell’orto taglieremo, a livello terra, i cardi e i carciofi.
In realtà questa operazione si fa intorno a metà agosto ma quest’anno abbiamo aspettato. Le temperature erano troppo alte ed alcuni conservatori (e coltivatori) di Carciofo Ortano ci hanno raccontato che quando hanno dicioccato in piena estate, le piante non hanno ricacciato in autunno. Il troppo caldo aveva seccato le radici.

Ci aspettano anche altri lavori che non siamo riusciti a completare, come finire di pulire e lavare il grano e tagliare tutti i rami secchi degli alberi, in particolare dei fichi, prima della caduta delle foglie.

Settembre in cucina

Quest’anno, per la prima volta da anni, non faremo le conserve di pomodoro, la quantità di pomodori non è sufficiente. Faremo, però, i sughi pronti.

Con ogni mezzo cestino di pomodori raccolti, facciamo un sugo. All’aglione, al basilico o un ragù. Ovviamente per poterli conservare li trasferiamo in barattoli e li pastorizziamo, come per le passate.

semi di pomodori antichiDi solito a settembre salviamo i semi dei pomodori antichi dalle piante migliori. Quest’anno è piuttosto difficile scegliere le piante madri perché nessuna è rigogliosa e nessuna si è dimostrata resistente alle malattie funginee.

A fine mese cominceremo a fare la confettura di pomodori verdi e zucca. Purtroppo di zucche nel nostro campo non ce ne è neanche l’ombra, quindi dovremo comprarne almeno una dai nostri vicini.

Per ora ci dedichiamo a preparare la marmellata di fichi e cannella, i nostri alberi stanno producendo in abbondanza.

Ti potrebbe interessare

2 commenti

  1. Che annata tremenda per i pomodori! Qui non c’è stata traccia di peronospora ma è comune a tutti gli orti il problema della maturazione. È iniziata tardissimo e tutte le varietà di pezzatura media e grande maturano la base tanto da diventare molli mentre restano per metà del tutto verdi.
    C’è anche una new entry che prima non avevamo mai visto: la nottua del pomodoro! Non sappiamo bene perché ma pare avere una preferenza per pomodori costoluti e cuore di bue mentre generalmente evita ciliegini e pomodori oblunghi. Evidentemente ha anche lei i suoi gusti, fatto sta che anche qui non c’è modo di fare passata per l’inverno!

    1. Ciao Marianna, grazie per aver condiviso la tua esperienza.
      Sapere di non essere i soli ad aver avuto problemi con l’orto estivo è di conforto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *