Maggio: orto e contrattempi

raccolti di maggio: carciofi e faveFinalmente, con notevole ritardo, riusciamo di nuovo a scrivere sul blog. Questo mese di maggio, già impegnativo di suo, è iniziato con molti contrattempi. Alcuni piacevoli, altri decisamente meno.

Imprevisti

Si è appena concluso il Festival del carciofo ortano che ci ha visto più impegnati del previsto.

Ci ha fatto molto piacere partecipare attivamente e aiutare nella realizzazione di questo primo evento, perché crediamo sia importante valorizzare le colture locali e il carciofo ortano è stato recentemente riconosciuto come varietà autoctona, un bel progetto di recupero.

Purtroppo il periodo di raccolta di questo carciofo tardivo è in concomitanzaa con il momento dell’impianto dell’orto estivo, quindi fatiche concentrate.

festival del carciofo ortanoPrima dell’evento abbiamo aiutato a  pulire migliaia di carciofi, ogni giorno per diverse settimane, man mano che i coltivatori raccoglievano. Inoltre abbiamo aiutato a fare duemila supplì e a tagliare chili e chili di carne.
Infine abbiamo fatto parte della squadra di volontari che hanno prestato servizio in cucina durante il Festival.

Ci abbiamo messo il cuore ma… non abbiamo più il fisico per queste faticacce!

Essendo impegnati in questo progetto siamo rimasti indietro con i nostri lavori agricoli. Abbiamo cercato di recuperare il ritardo ma lavorare con la stanchezza mi ha giocato un brutto scherzo. Nella preparazione della nuova aioula, creata smontando i bancali sinergici, mi sono procurata uno strappo muscolare alla spalla.

Finite le fatiche, del festival e dell’impianto dell’orto, quando finalmente avrei potuto riposare, ecco un altro contrattempo: miodesopsie (un fastidioso problema agli occhi), ed ora faccio fatica anche a scrivere.

Nell’orto

Trapianti

Quest’anno il semenzaio è stata una vera delusione.
Tutte le fatiche e l’impegno messo per realizzare le semine non sono state ripagate. Come già detto, alcuni semi non sono germogliati nemmeno dopo tre semine e le piantine nate sono cresciute poco.

Al momento del trapianto ci siamo accorti che avevano delle radici lunghe ma molto sottili, probabilmente il problema è stata la terra usata, anche se conteneva una percentuale di hummus.
O almeno questa ci sembra l’ipotesi più probabile, visto che abbiamo provato anche a riseminare e tenere le vaschette in casa per capire se fosse un problema di temperatura del semenzaio.

Per la prima volta siamo dovuti intervenire irrigando le vaschette con la borlanda, nella speranza che le piantine riprendessero vigore.

Abbiamo trapiantato tutto quello che era possibile, ma le piantine più piccole non ce l’hanno fatta, complice anche tanta pioggia.

Purtroppo abbiamo dovuto comprare al vivaio più del previsto, e questo ci dispiace visto che non  volevamo più F1 nel campo.

Semine di maggio

Alcuni ortaggi estivi li abbiamo seminati direttamente in campo, come i fagioli del purgatorio e i girasoli. Non sono ancora emersi ma non abbiamo perso le speranze visto che le temperature sono ancora piuttosto basse per il periodo.

raccolti di maggioI fagiolini seminati in campo non sono nati, così abbiamo fatto la semina in vaschette e poi li abbiamo trapiantati.
Nelle vaschette abbiamo anche arachidi, zucche e zucchine, che presto (anche se tardi) trapianteremo nell’orto e molte piantine di canasta da ripicchettare, cioè separare e mettere in vaschette singole per permettere loro di crescere.

Riproviamo a seminare anche sedano, carote e friggitielli. Non demordiamo facilmente!

Raccolto

In mezzo a tante delusioni i raccolti di maggio sono ottimi, carciofi e fave in abbondanza. Abbiamo già raccolto diversi panieri, e c’è ancora moltissimo da raccogliere. Tanto lavoro di trasformazione in cucina: pulire, sbollentare e congelare, per avere delle scorte invernali.

Fuori dall’orto

Per i tanti (troppi) inpegni, al di fuori delle aree coltivate tutto è allo stato selvaggio, vegetazione spontanea altissima che man mano stiamo sfalciando. Questo “lasciar crescere” ci ha procurato tanto fieno per pacciamare ma anche disagi per camminare e serpi. Dovremmo trovare un compromesso.

Le aree in cui avevamo seminato il sovescio sono piene di vegetazione ma non di piante da sovescio!
In compenso abbiamo molto trifoglio nativo che si sta espandendo che però, diversamente da quello seminato nel mix, è piuttosto alto.

noce nato da semeUna nota di soddisfazione per i ceci che stanno crescendo bene, per il grano, in particolare quello duro, che quest’anno è davvero alto e per i piselli che, benché germogliati solo a fine aprile, ci sono e speriamo che crescano e producano..

Un’altra lieta sorpresa è che siamo riusciti ad avere alcuni alberi da seme.
Dalla semina per stratificazione abbiamo avuto tre noci, ma niente thuja e ippocastano, mentre in un vaso dove avevamo interrato alcuni noccioli di frutta sono nati tre susini. Infine dei tanti rami potati dei fichi (messi in vaso), quattro hanno attecchito ed ora hanno le prime foglie!

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