Molte piante, anche bellissime, sono tossiche. Per questo, prima di inserire un nuovo albero o una nuova pianta, meglio tenere presente il loro potenziale nocivo specie se nel giardino scorazzano cani, gatti, galline e cuccioli di uomo!
Vogliamo riprendere l’argomento di quali piante inserire nel pascolo (già trattato qui), perché con l’avvicinarsi di febbraio forse molti di voi hanno in programma di piantare nuovi alberi. Ed anche nuovi fiori, in primavera. Magari proprio nell’area pascolo delle galline.
Ecco quindi una breve lista di alberi, arbusti e piante che sarebbe molto meglio non piantare perché nocive sia per le galline (ed altri animali) che per noi.
Se gli animali difficilmente mangiano ciò che è nocivo per loro e, probabilmente, a nessun adulto viene in mente di mangiare le foglie di un albero, potrebbe non essere così scontato per un bambino!
Alberi nocivi
Molti alberi, o specie arbustive che coltiviamo come alberi, nascondono delle insidie.
Nel caso degli alberi da frutto la parte velenosa è rappresentata solo dal nocciolo all’interno del frutto, ma in altri casi tutte le parti della pianta risultano tossiche.
Le galline di solito sanno scegliere cosa mangiare ma, se molto affamate, potrebbero comunque beccare bacche, semi o foglie cadute da un albero (tossico) piantato nel pollaio. Non rischiamo, scegliamo solo piante non nocive.
Alberi da frutto
Diversi semi di alberi da frutta (drupacee e non) sono nocivi.
I semi dell’albicocco, come quelli del pesco, del ciliegio, del susino, del cachi, del melo, del pero e del mandorlo, contengono glicosidi cianogenici che sono altamente tossici, capaci di liberare acido cianidrico (contenente cianuro).
Se ingeriti, le galline possono avere convulsioni, problemi respiratori e bassa pressione sanguigna.
Questi alberi dovrebbero stare fuori dal pollaio, mentre i frutti, privati del nocciolo, possono essere tranquillamente offerti alle galline.
Avocado
Per quanto questo albero non viva nel nostro clima, è davvero letale per galline. Frutto, nocciolo e anche parte dell’albero. Anche solo una piccola quantità può essere mortale se ingerita.
Approfondiremo in un futuro post sugli alimenti proibiti per le galline.
Altri alberi tossici
Ippocastano
Simile al castagno, ha germogli e frutti tossici, quindi non commestibili. Questo albero è relativamente pericoloso, è necessario che le galline mangino una grande quantità di frutti e per un tempo prolungato per avvelenarsi.
Ligustro
Specie arbustiva, molto comune nei giardini perché di rapida crescita.
Le sue bacche scure sono velenose e se ingerite portano problemi gastrointestinali e sintomi neurologici, fino alla morte.
Maggiociondolo
Albero dalla fioritura spettacolare ma purtroppo tossico in tutte le sue parti. La citisina contenuta soprattutto nei semi e nelle foglie, è un alcaloide estremamente velenoso. L’ingestione di un solo seme porta vomito e crampi. Semi ingeriti in quantità possono portare alla morte, anche di un umano adulto.
Quercia
Albero maestoso le cui foglie e ghiande, che cadono in autunno, contengono acido tannico. Questa sostanza può causare danni renali e gastrointestinali alle galline e ai cavalli.
Dopo il consumo delle ghiande, l’acido tannico provoca ulcerazioni nel tratto gastrointestinale dell’uccello e danni ai tubuli renali.
Tasso
Albero dell’ordine delle conifere, molto usato come siepe ornamentale o pianta isolata potata secondo i principi dell’ars topiaria.
Tutte le parti della pianta sono altamente tossiche e contengono alcaloidi cardiotossici che possono causare aritmia cardiaca e morte.
Le tossine agiscono rapidamente e una piccola quantità può avere un impatto letale.
Mangiare solo lo 0,1% del peso corporeo di foglie è letale per tutti gli animali.
I sintomi si osservano raramente poiché i polli muoiono rapidamente dopo l’ingestione.
Il tasso è una delle piante in cui il veleno non viene distrutto quando la pianta muore. Purtroppo le piante della famiglia del tasso, risultano essere appetitose per il pollame, quindi assolutamente vietate nel pollaio.
Anche la thuja e il bosso, piante molto utilizzate per siepi o per potature artistiche, sono tossiche in tutte le loro parti.
Se ingerite possono creare nell’animale diversi disturbi come vomito, diarrea, irritazioni delle mucose e del tratto gastrointestinale. Anche convulsioni e insufficienza respiratoria.
Arbusti
Agrifoglio
L’ingestione di bacche e foglie di questa pianta è tossica per molti animali.
Le saponine contenute nelle foglie possono causare alle galline gravi disturbi gastrointestinali.
Le sue bacche rosse sono velenose anche per l’uomo e 20 bacche possono uccidere un cane.
Lantana
Tutte le parti della lantana sono considerate tossiche, i triterpenoidi pentaciclici contenuti sono molto dannosi per il fegato se ingeriti.
I primi segni di avvelenamento includono depressione, perdita di appetito, aumento della sete e costipazione. La morte è causata da insufficienza epatica, insufficienza renale e danno miocardico.
Oleandro
Molto comune nei giardini, è una delle piante più tossiche. Tutte le parti dell’oleandro contengono glicosidi cardiaci, sostanza velenosa che troviamo nelle radici, negli steli, nelle foglie, nei fiori, nei semi e nei frutti. Nonché nella linfa, nel nettare delle piante e persino nell’acqua in cui galleggiano foglie di oleandro.
L’ingestione dell’oleandro è una delle principali cause di casi di avvelenamento negli animali. La sostanza tossica provoca tachicardia, disturbi gastrici e del sistema nervoso centrale e può portare anche alla morte improvvisa. Mangiare una sola foglia può uccidere un cavallo adulto.
Per fortuna l’oleandro è poco appetibile per gli animali e difficilmente se ne cibano spontaneamente.
Attenzione però, perché l’intossicazione si può verificare anche per ingestione di residui di potatura mescolati al foraggio o nel compost.
Le foglie e il legno rimangono tossici anche dopo essersi essicati, quindi non bruciare assolutamente parti dell’oleandro, anche i fumi sono nocivi.
Piante dell’orto tossiche
Lupino e altri legumi
Tutti i legumi contengono sostanze molto tossiche per le galline, per cui meglio non coltivare nessuna pianta delle leguminose nell’area di pascolo.
Per quanto le nostre galline, libere di pascolare, non hanno mai toccato né fave né ceci.
I semi e i baccelli dei lupini contengono la più alta concentrazione di tossine, ma tutte le parti di questa pianta sono tossiche per le galline. Contengono alcaloidi che interferiscono con la normale funzione del sistema nervoso e possono causare depressione, spasmi muscolari e convulsioni nei polli.
Rabarbaro
Il rabarbaro ha un uso sia alimentare sia medicinale, a fini alimentari si utilizza il lungo stelo fogliare rossastro. Principalmente per fare marmellate, dolci o amari digestivi.
Ma attenzione, l’uso delle foglie è sconsigliato per l’elevato contenuto di acido ossalico che irrita la mucosa intestinale e favorisce la formazione di calcoli renali. A dosaggi elevati il rabarbaro diventa tossico anche per gli umani.
L’acido ossalico delle foglie, combinandosi con il calcio nel sangue, forma cristalli di ossalato di calcio insolubili che si possono depositare nei reni, causando insufficienza renale acuta.
Altre piante da orto
Anche altre piante normalmente coltivate nell’orto sarebbero da escludere, in primis le solanacee.
Quindi niente patate, melanzane e pomodori nel pollaio, la solanina è nociva per le galline.
Tenere lontano dalle galline anche le cipolle e l’erba cipollina.
Le nostre galline, comunque, quando pascolavano nell’orto, non hanno mai mangiato né patate, né melanzane. Non erano attratte neanche dai pomodori, anche se qualche beccata a quelli rossi e maturi l’hanno data. Le galline preferivano divorare insalate, bieta e cicoria.
Piante da fiore tossiche
Azalee e rododendri
Entrambe sono piante appartenenti al genere Rhododendron, amanti del terreno acido.
Sebbene siano molto belle, tutte le parti di queste piante sono anche altamente tossiche e possono causare disturbi digestivi, debolezza, perdita di coordinazione e danni cardiaci.
Le piante infatti contengono le stesse tossine che si trovano nella digitale e nell’oleandro ed interferiscono con la funzione cardiaca causando irregolarità della frequenza e del ritmo del cuore.
Bulbi
Moltissimi bulbi, tra cui narcisi, iris, tulipani, crochi e ciclamini, contengono alcaloidi che possono causare bassa pressione sanguigna, tremori e diarrea.
Digitale
Questa pianta molto bella è altamente tossica in tutte le sue parti. Sia per gli animali che per l’uomo.
L’ingestione di questa pianta velenosa causa disturbi gastrointestinali e al sistema nervoso, provocando sintomi come vomito, nausea, disturbi alla vista ed in casi estremi la morte dovuta all’arresto cardiaco.
Ortensie
Anche le ortensie sono tossiche.
I boccioli, i fiori e le foglie della pianta dell’ortensia contengono glicosidi cianogenici e ciò significa che se le galline mangiano questa pianta rischiano di sviluppare un avvelenamento da cianuro.
Altri fiori tossici
La lista dei fiori potenzialmente tossici è abbastanza lunga. Tra le piante che possiamo trovare facilmente nei giardini ci sono:
la bella di notte (Mirabilis jalapa L.) i cui semi e radici risultano tossici; il mughetto, altamente tossico per il pollame; la pervinca e il ranuncolo dei prati.
Infine…
Per una panoramica completa delle piante tossiche per le galline vi segnaliamo questo sito. In inglese ma di facile consultazione perché si può fare una ricerca per nome scientifico delle piante.
Selezionate la pianta che vi interessa e scoprite quanto può essere nociva per le vostre galline.
Invece, per conoscere gli alimenti tossici per le galline c’è un post specifico.