Diario di campagna: novembre 2022

ulivoPer ora non sembra di essere a novembre, è ancora un mite autunno.
Le foglie cominciano a cadere o a cambiare colore solamente adesso. L’unico segno tipico di novembre è l’umidità e la nebbia che ogni mattina ci avvolge.

Questo mese è davvero strano scrivere il diario perché nelle scorse settimane ho partecipato ad un laboratorio di agricoltura naturale che non prevede le classiche operazioni agricole, scandite mese per mese.
Prossimamente, quando avrò metabolizzato tutte le informazioni ricevute, il “post diario” cambierà impostazione perché vorremmo sperimentare meglio le pratiche dell’agricoltura di Fukuoka.

Nell’orto

Cominciamo col dire che tutto l’orto va sistemato. L’assenza per motivi familiari e le temperature miti hanno permesso alle erbe spontanee di crescere indisturbate tra la pacciamatura dimezzata. Un lavoro extra da fare.

Orto estivo a novembre

orto a novembreLo spettacolo è un po’ triste: erba alta e una distesa di piante di pomodoro tutte marroni e prossime alla morte.
Tanti frutti rossi ancora attaccati e altri in formazione che ormai non si sviluppano bene.

Quindi ultima raccolta di pomodori rossi e verdi, e taglio alla base delle piante. Poi durante i mesi invernali, pian piano, toglieremo anche tutta la struttura di canne di supporto.

Gli ortaggi che stanno bene, e ancora producono, sono i friggitielli e le zucchine trombetta.
Anche il basilico resiste ma cerca disperatamente di andare in fiore, lasciaremo fare e preleveremo i semi.

Orto invernale

Le ultime semine da fare riguardano l’aglio e l’aglione. Abbiamo i nostri bulbilli conservati allo scopo che mettiamo ora e poi anche a gennaio e a fine febbraio. C’è tempo anche per piantare qualche cipolla che si raccoglierà in primavera.

I bancali sinergici sono nuovamente nel caos e ricoperti dalla bieta spontanea, tutta mangiucchiata dalle lumache. Delle ultime semine effettuate (cicoria catalogna, spinaci e broccoli rapa) non è nato nulla.
Come detto in questo post, questa era la loro ultima chance, in primavera si cambia, cioè si smontano.
Inutile insistere, non si è mai creato un legame di armonia con questo tipo di struttura-orto.

cavoli mangiati dalle lumacheLumache e limacce

Il problema è tornato serio. Quest’anno invece dell’ortofosfato ferrico abbiamo provato il silicato di magnesio idrato, una sorta di sassolini, che abbiamo messo intorno alle piante dopo il trapianto e che dovrebbe funzionare come la cenere, cioè creare una barriera fisica contro le lumache. Nonostante il nome, è una sostanza assolutamente naturale e non dannosa né per gli animali, né per gli insetti.

Visti i risultati, possiamo dire che non funziona assolutamente. Sono stati soldi buttati, e costa più dell’ortosfato!
Si ricomincia con solito e collaudato metodo: la raccolta manuale notturna.

Bisogna dire che, anche se di lumache e limacce ne abbiamo tantissime, qualcosa è cambiato.
I primi anni avevamo quasi solo limacce nere (grosse e dure), lo scorso anno siamo passati ad una quasi totalità di lumache con guscio e poche limacce chiare e quest’anno abbiamo tutte e tre le varietà. In prevalenza limacce chiare, pochissime limacce nere e poche chiocciole.
Interessante evoluzione, anche se non abbiamo ancora capito perché.

Fuori dall’orto

zuccheLe zucche sono il nostro raccolto principale di questo mese.
Di tutte le varietà seminate solo le Butternut hanno prodotto delle belle zucche, le Hokkaido erano buonissime ma pochissime, mentre le varietà tonde sono ancora verdi anche se grandi. Le abbiamo lasciate in campo, in attesa che maturino, visto che le piante continuano a crescere e a fare frutti, nonostante sia novembre.

Tempo di semina del grano, tenero e duro e di fave. Volevamo farlo entro ottobre ma, al solito, siamo in ritardo.

Purtroppo ci siamo dovuti occupare della carciofaia, prima che morissero altri carciofi soffocati dalle erbe spontanee. Pulire, estirpare e piantare i nuovi carducci è stata una faticaccia.

Confidiamo in questo autunno mite, e in un’eventuale estate di San Martino, per ultimare le semine e anche per pulire e riporre gli attrezzi agricoli.

Alberi e frutteto

Di solito tra ottobre e novembre cerchiamo di mettere qualche nuovo albero per creare il frutteto ma, dopo il laboratorio di agricoltura naturale, abbiamo capito che bisogna scegliere più accuratamente sia gli alberi che il vivaio in cui prenderli.

le palline di semiGli alberi da frutta migliori sono quelli nati da seme o con innesto su franco, non devono essere mai stati potati e devono avere la radice centrale, il fittone.
Purtroppo pochissimi vivai vendono alberi del genere. Stiamo cercando tra i vivai forestali regionali e chiedendo tra i vivai della zona.

Per ora il lavoro di novembre sarà tentare la semina di alberi e arbusti con il metodo della stratificazione.
Si tratta di allestire un grande contenitore con strati di sabbia di fiume, per ogni strato mettere una decina di semi, lasciarlo tutto l’inverno all’aperto e svuotarlo in primavera. Dovremmo trovare i semi germogliati e pronti da trapiantare. Abbiamo raccolto semi di cachi, pesca, susino e ippocastano per l’esperimento, speriamo solo non sia deludente come la torre di patate!

Novembre è anche periodo di raccolta delle olive, anche noi raccogliamo ma evendo solo due ulivi l’operazione è molto veloce. Dalle olive raccolte non ricaviamo olio, le conserviamo in salamoia, per gustarle tutto l’anno.

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