Alimentazione delle galline:
cibo fermentato

cibo fermentato per gallineIl cibo fermentato è spesso considerato probiotico e quindi capace di migliorare il sistema digestivo e immunitario. Questi benefici dovrebbero riguardare sia noi umani, che gli animali, nello specifico le galline. Ma sarà vero?

Abbiamo già detto della differenza tra fermenti e probiotici ed abbiamo accennato ai cibi considerati probiotici naturali (come il kefir, i crauti o il tempeh). Questi alimenti sono tutti ottenuti attraverso un processo di fermentazione. Quindi si può dire che i cibi fermentati sono alimenti probiotici?

Fermentati e probiotici

I fermentati si possono ottenere in due modi: per fermentazione spontanea, cioè sfruttando i tanti, e diversi, microorganismi già presenti sugli alimenti, oppure con uno starter, cioè inoculando alcuni ceppi di microorganismi, in grande quantità.

La definizione di fermentato, secondo l’International Scientific Association for Probiotics and Prebiotics (ISAPP) è: un alimento prodotto attraverso la crescita di microorganismi desiderati e trasformato mediante gli enzimi. (qui il link all’articolo uscito su Nature)

Per probiotici, invece, si intendono microorganismi viventi e attivi, che passano indenni la barriera gastrica in numero sufficiente (almeno un miliardo per grammo) per esercitare un effetto positivo sulla salute dell’organismo.

Dunque queste diverse definizioni ci indicano che i fermentati ottenuti con uno starter si possono considerare probiotici solo se inoculati con ceppi probiotici e in grandi quantità, mentre i fermentati ottenuti da fermentazione spontanea non si possono definire probiotici perchè non è possibile determinare tutti i ceppi di microorganismi contenuti, né il loro numero.

In altre parole, sarebbe quindi più giusto dire che gli alimenti fermentati possono contenere dei ceppi dalle caratteristiche probiotiche.

Molte di queste notizie le abbiamo estrapolate dal sito fermentalista.com, che vi consigliamo vivamente di visitare perché troverete tantissime informazioni serie e fonti scientifiche, oltre che ricette per l’autoproduzione di fermentati.

Ma allora perché i cibi fermentati sono considerati molto salutari, per gli umani e ora anche per le galline?

kimchi (foto di Stacy Spensley-CC)Cibo fermentato

I cibi fermentati spontaneamente hanno qualità che vanno oltre i probiotici, in primis una caratteristica che i probiotici (integratori o cibi con aggiunta di probiotici) non hanno: la varietà.

Il beneficio dei fermentati, infatti, non è tanto la quantità di microorganismi, quanto la ricchissima varietà dei ceppi in essi contenuta.

Ed è proprio questa varietà che contribuisce ad arricchire il microbiota e rende più efficiente il sistema immunitario.

Inoltre i cibi fermentati sono più digeribili e sono fondamentali per la sintesi di vitamine ed altre sostanze che, dopo la fermentazione, risultano presenti in maniera molto più significativa rispetto all’alimento di partenza.
I fermentati quindi sono una forma di prevenzione che possiamo fare attraverso l’alimentazione.

Ovviamente si parla di alimenti fermentati con microorganismi vivi e che non abbiano subito un processo di pastorizzazione.

Fermentati e galline

Le galline non avrebbero bisogno di cibo fermentato nella loro dieta.
In natura infatti non si ciberebbero mai di fermentati (o di alghe o di yogurt), e godrebbero ugualmente di buona salute.
Sono le condizioni in cui noi teniamo gli animali, il modo innaturale in cui li alleviamo che ha reso necessario l’introduzione di integratori alimentari o, peggio, di farmaci.

Quando si parla di inserire i fermentati nell’alimentazione delle galline, ci si riferisce, di norma, a cereali fermentati spontaneamente.
In realtà le galline possono mangiare anche altri tipi di fermentati, come quelli di verdure o frutta, basta che non contengano alimenti per loro tossici, tipo le cipolle.
I benefici maggiori, comunque, si hanno con i fermentati a base di cereali, in chicchi o spezzati.

Come detto, il processo di fermentazione migliora notevolmente la biodisponibilità di vitamine e minerali contenuta negli alimenti e crea nuove vitamine, principalmente vitamine del gruppo B.

becchime fermentatoFermentare il mangime è dunque un modo semplice di migliorare la qualità nutrizionale del mangime stesso, il che migliorerà la salute gastrointestinale delle galline.

Il mangime fermentato è molto più facile da digerire, ha più vitamine e nutrienti disponibili e può apportare probiotici naturali.

Benefici del mangime fermentato

Diventando più assimilabile, e qualitativamente migliore, le galline assumeranno tutti gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno mangiando di meno. Si calcola un risparmio del 20% sulla quantità da somministrare, che si traduce poi anche in un piccolo risparmio economico.

Tuttavia i benefici principali sono quelli che riguardano la salute dei nostri animali e la produzione di uova.

Secondo uno studio del  British Poultry Science, infatti, la somministrazione di cereali fermentati porta un aumento del peso delle uova e dello spessore del guscio.
Inoltre l’assunzione di cereali fermentati migliora
la salute intestinale dei polli poiché nell’intestino si crea una barriera naturale ai patogeni sensibili agli acidi come E. coli e Salmonella.

Un altro studio sul cibo fermentato ha evidenziato che il mangime fermentato migliora le prestazioni di crescita, la funzione immunitaria e la capacità antiossidante nei pulcini di galline ovaiole.

Becchime fermentato

Per inserire cibo fermentato nella dieta delle galline, la soluzione più semplice è autoprodurre del mangime fermentato, partendo proprio dal mangime che si ha a disposizione.
Possiamo fermentare un mangime a base di cereali misti oppure un solo tipo di cereale, mentre un mangime pellettato non è idoneo alla fermentazione.

Si può fermentare anche un mangime che, oltre ai cereali, contenga legumi e semi oleosi, ma noi abbiamo notato che i semi (di girasole) tendono a venire a galla e non rimangono ben immersi nell’acqua.

Il mangime fermentato si potrà offrire alle galline di tanto in tanto, in particolare durante periodi di stress o di muta, come accennato in un altro post.

Fermentazione, passo passo

Il procedimento per l’autoproduzione è molto semplice, l’unica “noia” è che è preferibile fermentare solo la quantità che verrà consumata in una volta. Entro 24 ore da quando è pronto.
I fermentati fuori dalla loro salamoia vanno a male molto velocemete, mentre se rimangono nel liquido oltre cinque giorni, risulteranno molto acidi e le galline non gradiranno.

Noi non abbiamo fatto in tempo a sperimentare con le nostre galline (ora non ci sono più), quindi abbiamo messo a fermentare un po’ di becchime solo per fare le foto necessarie per questo post.
Se volete provare ecco come procedere.

  • Riempire di granaglie (chicchi interi, o spezzati, o mix) un contenitore di ceramica o di vetro per circa un terzo.
  • Aggiungere acqua fino a riempiere il contenitore (due terzi).
  • Mescolare almeno una volta al giorno, aggiungendo altra acqua se necessario per mantenere i chicchi completamente immersi.
  • Dopo 3-4 giorni si formeranno alcune bolle e della schiuma sulla superficie e il fermentato sarà pronto.
  • Quindi scolare, con l’accortezza di salvare il liquido, e offrire subito alle galline.

Trucchi per la fermentazione

Affinché il processo di fermentazione vada per il verso giusto ecco qualche consiglio.

  • Il mangime deve essere costituito da chicchi, anche spezzati, ma non si può far fermentare un mangime pellettato.
  • Il contenitore in cui avviare la fermentazione non deve essere di metallo e l’acqua non deve contenere cloro. Queste due cose infatti rendereranno molto difficile il processo di fermentazione.
  • I chicchi devono essere completamente sommersi e il contenitore non deve essere esposto alla luce diretta del sole.
  • Preservare il liquido, in cui abbiamo tenuto i cereali, sarà di grande aiuto per cominciare una nuova fermentazione perché renderà il processo più rapido.

Infine consigliamo di annusare ogni giorno il contenitore con i cereali in fermentazione. Se l’odore è di rancido, o troppo acido, o si sono formate muffe, bisogna buttare via tutto e ricominciare!

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