In un precedente post abbiamo già visto che le galline sono animali intelligenti e capaci di emozioni, ora
parliamo di come una sofferenza possa causare diversi comportamenti problematici.
Per il loro benessere, infatti, le galline devono avere la possibilità di manifestare i loro bisogni e di esprimere, quindi, i loro comportamenti naturali.
Molti dei comportamenti naturali delle galline, come il razzolamento, costruire e deporre in un nido, fare il bagno di sabbia, ecc., sono la manifestazione di forti necessità interiori.
In alcune situazioni, tipo allevamenti intensivi, le galline non possono esprimere questi bisogni e questa impossibilità causa comportamenti anomali.
Bisogni e frustrazione
Abbiamo detto che le galline devono poter esprimere tutti i loro comportamenti naturali ma quelli motivati dall’interno, ovvero quei bisogni che sono determinati da cambiamenti che avvengono all’interno dell’animale stesso, sono di fondamentale importanza.
Infatti questo tipo di bisogni, e i relativi comportamenti, sono delle vere e proprie necessità e la loro privazione ha implicazioni serie per il benessere dell’animale.
Facciamo un esempio: un comportamento motivato dall’interno è il cercare e trovare un luogo appartato e sicuro per deporre le uova. Questo è un comportamento derivante da un bisogno interno poiché è l’ovulazione e il rilascio degli ormoni che lo guidano. (E non la vista di un’altra gallina che depone, come molti credono.)
Se la gallina non può esprimere i comportamenti motivati dall’interno mostrerà una sofferenza da privazione che manifesterà attraverso comportamenti “innaturali”, dovuti appunto alla frustrazione.
Comportamenti da frustrazione
Quindi quali sono quindi gli atteggiamenti che segnalano la frustazione e la sofferenza di una gallina?
Reindirizzamento
Il primo comportamento dovuto alla frustrazione possiamo definirlo di reindirizzamento o sostituzione.
La gallina tenta di esprimere il suo comportamento motivato ma, non potendolo fare, lo indirizza su un altro comportamento similare.
Prendiamo il caso di una gallina che viene privata del cibo.
Non potendo esprimere il suo bisogno di mangiare, e il relativo comportamento di alimentazione, lo sostituisce bevendo tantissimo o beccando il terreno.
Mangiare è un comportamento motivato internamente e se non può essere espresso viene reindirizzato su un atteggiamento similare.
Spostamento
La frustrazione può manifestarsi anche con atteggiamenti di spostamento, ovvero con comportamenti non simili, fuori contesto.
Quando una gallina è impossibilitata a esprimere un bisogno può spostare quella necessità su qualcosa di completamente differente.
Come nel caso precedente, se non riesce a mangiare, potrebbe manifestare un comportamento di spostamento mettendosi a lisciare il piumaggio. In questo caso la frustrazione viene espressa con un comportamento del tutto diverso e fuori luogo.
I comportamenti di spostamento di solito si verificano quando l’animale frustrato è combattuto tra due pulsioni contrastanti, come la paura e l’aggressività.
Stereotipizzazione
Un comportamento stereotipato è una sequenza ripetuta di movimenti apparentemente privi di funzione ma che hanno un collegamento con il comportamento naturale che l’animale non riesce ad esprimere.
Un esempio classico è il comportamento ripetitivo dei felini tenuti in cattività. Muoversi avanti e indietro o fare movimenti ritmici è un comportamento stereotipato dovuto all’impossibilità di esprimere il bisogno motivato, e il relativo repertorio comportamentale, della caccia.
Anche le galline possono mostrare la frustrazione da privazione con gli stessi comportamenti stereotipati dei felini in gabbia e quindi camminare avanti e indietro e/o emettere richiami più lunghi e lamentosi.
Nel caso delle galline questi comportamenti sono la manifestazione del bisogno di nidificazione negato.
L’andare in cerca di materiale per costruire il nido viene espresso camminando avanti e indietro, o andando e venedo da un elemento fisso, come un abbeveratoio. Purtroppo questi comportamenti stereotipati sono piuttosto comuni negli allevamenti intensivi.
Un altro comportamento stereotipato è il beccare incessantemente.
Una gallina privata del cibo, ad esempio, può beccare ripetutamente e di continuo la mangiatoia vuota o una zona del pavimento o del muro del pollaio.
Dovendo comunque esprimere il comportamento orale, e non potendolo fare con un comportamento naturale (cioè mangiando), lo fa attraverso una ripetizione continua del beccare.
Finzione o vacuità
Con comportamento vacuo, o inutile, si indica una serie di comportamenti fatti in assenza dello stimolo adatto.
Ad esempio, le galline tenute in gabbia non possono esprimere il comportamento motivato del bagno di sabbia, ma fingono di farlo sul pavimento di rete anche se lo stimolo adatto, un substrato di terra o sabbia, non c’è.
Questo repertorio comportamentale non è utile perché lo scopo del bagno di sabbia è rimuovere l’olio vecchio dal piumaggio ed eliminare i parassiti, cosa che non è possibile su una rete metallica.
Ma per le galline è un bisogno istintivo e, anche se in modo del tutto inutile, cercano di esprimerlo anche in condizioni non idonee.
Comportamenti più gravi
Fin qui abbiamo visto alcuni comportamenti da frustrazione gravi per il benessere delle galline, ma ce ne sono anche di gravissimi. Del resto anche questi comportamenti particolarmente anomali non sono altro che una risposta ad una eccessiva frustrazione e/o a sofferenze prolungate.
Per esempio, il beccaggio delle piume, che è un problema multifattoriale (anche genetico e relativo alle condizioni di allevamento), tende ad essere esacerbato quando le galline non possono esprimere un comportamento di foraggiamento.
Si tratta di un reindirizzamento del repertorio comportamentale di alimentazione (beccare il terreno, cercare e trovare del cibo). Succede sia nel caso di privazione del cibo che nel caso in cui il comportamento naturale può essere espresso ma senza risultato soddisfacente.
Negli allevamenti a terra, per esempio, le galline possono razzolare e cercare sul pavimento ma non trovano nulla da mangiare, mentre nel caso di galline con accesso ad un’area esterna, il terreno può essere talmente consumato da non offrire alcun nutrimento.
Anche la forma del cibo può portare al problema del beccaggio, come detto i mangimi pellettati soddisfano il bisogno nutrizionale in breve tempo lasciando inespressi i comportamenti legati all’alimentazione.
Nelle situazioni più gravi, il beccaggio può trasformarsi in vera aggressività e degenerare in beccate ingiuriose che non si limitano al piumaggio. Potranno quindi esserci gravi ferimenti degli animali e perfino cannibalismo.
Cosa fare?
Per scongiurare problemi comportamentali l’unica soluzione è quella di allevare con molta attenzione alle necessità delle galline.
Come abbiamo sempre detto, è di vitale importanza rispettare i loro bisogni e offrire loro le condizioni idonee ad esprimere tutti i loro comportamenti naturali.
Quando progettiamo un pollaio dobbiamo tenere conto di tutte le esigenze delle galline, quindi cibo e acqua sempre presenti, spazi adeguati, pascolo verde, aree per il bagno di sabbia, trespoli, non sovraffolamento, ecc.
Inoltre un’osservazione costante ci consente di capire se tutto procede nel verso giusto.
Rispettare le loro esigenze fa bene anche alla nostra salute, in quanto consumatori dei loro prodotti.
Fonti
Chicken Behaviour and Welfare – Università di Edimburgo (link)
2 commenti
Io e mio marito abbiamo un allevamento di circa una ventina di galline. Ho trovato questo articolo molto interessante perché ho riconosciuto alcuni dei comportamenti adottati da alcune delle nostre galline. Avevamo un pollaio ahimè un po’ piccolo per contenerle e alcune si comportavano in modi anomali, abbiamo così optato per un pollaio nuovo con molto più spazio e adesso sembra essersi risolto il problema. Ve lo faccio vedere https://www.cucciolotta.com/prodotto/pollaio-per-galline-ovaiole-polly-gothique-copia/
Ciao Giovanna, il sovraffollamento può essere causa di problemi.
Spero che un pollaio più grande risolva i problemi, benché non mi sembra così grande per 20 ovaiole.
Comunque il pollaio, inteso come casetta, è un fattore minore rispetto ai problemi comportamentali. Più importante è che le galline abbiano spazio all’aperto per razzolare ed esprimere i loro bisogni durante il giorno, e che abbiano acqua e cibo adeguati alle loro esigenze.
Tienici aggiornati sugli sviluppi.