Ottobre in campagna è un periodo particolare, di transizione: c’è ancora da fare ma si percepisce che il riposo invernale si avvicina.
Sia nell’orto, dove il grosso delle coltivazioni sono già avviate e rimangono solo poche semine da fare, sia nel pollaio, dove le galline mutano il piumaggio in previsione dell’inverno. Le giornate si accorciano e anche loro si avviano al riposo produttivo.
Un piccolo aggiornamento su cosa succede da noi in questo mese autunnale, anche se gli impegni agricoli sono uguali anno dopo anno.
Nell’orto
L’orto invernale, impiantato a settembre, sta crescendo bene e le lumache non hanno divorato nessuna piantina, ma è ancora presto per raccogliere qualcosa.
Dell’orto estivo ormai rimane ben poco: gli ultimi pomodori, qualche frigitiello e poca insalata.
Le raccolte, quindi, sono scarse e dobbiamo attingere dalla dispensa, anzi dal congelatore, e consumare quello che abbiamo messo via nei mesi scorsi.
A fine ottobre faremo le ultime semine: le fave, l’aglio e la cipolla. E finalmente potremo ingrandire la carciofaia perché sarà tempo di trapiantare i cardini dei carciofi.
Quest’anno speriamo di avere il carciofo certificato della nostra zona, appena inserito nella lista dei prodotti locali dell’Arsial.
Di lavori da fare nel campo ce ne sono ancora molti, in primis smontare tutto l’orto estivo, togliere le “erbacce” e aggiungere pacciamatura in modo da avere un strato consistente che non farà gelare la terra e si degraderà piano piano durante l’inverno.
Dobbiamo preparare un’area per la semina del grano che faremo il prossimo mese, ma stiamo aspettando il momento giusto per fresare perché la terra è ancora troppo bagnata per le continue pioggie.
Ottobre sarebbe anche il periodo migliore per mettere a dimora gli alberi da frutto, ma noi dobbiamo ancora scavare le buche. Speriamo di riuscirci in tempo e poter mettere un paio di meli antichi, un caco e un pesco.
Nel pollaio
Approfittando di qualche bella giornata, abbiamo pulito molto bene la struttura del pollaio e dato anche una passata di impregnante per proteggerla dalla pioggia e dal freddo.
Stiamo preparando i teli per coprire una zona all’aperto in modo che le galline possano avere angoli riparati dal vento freddo e anche la paglia per l’isolamento.
Le nostre galline hanno trovato un’armonia di gruppo e la gallinella livornese (il pulcino superstite) è un po’ più integrata anche se rimane l’ultima della scala gerarchica!
In questo mese di ottobre tutte le galline sono in fase di muta, qualcuna in modo più evidente, qualcuna meno, ma tutte sono un po’ “spennacchiate”.
Si preparano all’inverno e, tra la muta e le giornate che si accorciano, noi ci prepariamo al drastico calo di uova!
Quest’anno stiamo provando a dar loro un po’ di kefir, come probiotico (sembrano gradire) e vogliamo cimentarci con la fermentazione del becchime e con la germogliazione delle lenticchie per integrare la loro dieta, quando l’erba del pascolo sarà poca.
In cucina
Con gli ultimi pomodori maturi, non volendo ritirare fuori la macchina passapomodoro per fare le passate, abbiamo fatto dei sughi da mettere in dispensa.
Invece con ultimi datterini abbiamo fatto una conservazione in salamoia, come ogni anno. (Se volete conoscere il nostro procedimento potete vedere qui.)
Infine, raccoglieremo i pomodori che non matureranno più e faremo la confettura di pomodori verdi e zucca che è la nostra confettura preferita per accompagnare i formaggi. Presto posteremo la ricetta.