La lettiera è il substrato che ricopre il pavimento del pollaio, deve isolare dal terreno e deve essere in grado di assorbire le deiezioni delle galline.
Per questo il materiale che si sceglie come lettiera influisce moltissimo sulla salubrità del pollaio e sulla salute delle galline.
Perché una lettiera?
Nonostante quanto detto nell’incipit ci si può leggittimamente chiedere: ma perché serve una lettiera se in natura gli animali vivono e razzolano semplicemente sul terreno?
Il problema, e la risposta, è che noi costringiamo le nostrie galline a vivere in spazi chiusi!
In un pollaio fornito di un piccolo spazio esterno (spesso senza vegetazione), dove le galline sono obbligate a stare tutto il giorno, si accumulano tutte le loro deiezioni e queste diventano una fonte di diffusione di malattie, in particolare parassitarie.
Quindi, a meno di non allevare le galline in libertà, serve una lettiera che ricopra la nuda terra o lo spazio cementato. Nel caso le galline abbiano a disposizione un grande pascolo verde, la lettiera si usa solo nel ricovero notturno.
La lettiera deve anche soddisfare le esigenze comportamentali delle galline, come raspare e frugare, per cui il materiale che usiamo deve essere plasmabile.
Prima di fare un esame dei pro e dei contro dei diversi materiali che si possono usare, è necessario dire che la scelta dipende anche da altri fattori quali il tipo di pollaio che abbiamo e la frequenza con cui lo puliamo.
Dipende dal pollaio
Facciamo una distinzione tra i tipi di pollaio perché non tutti i materiali usati come lettiera sono adatti a tutti i pollai.
Ribadiamo che come lettiera si intende il substrato isolante che raccoglie gli escrementi degli animali. Questo vuol dire che il materiale della lettiera del ricovero notturno può essere diverso da quello che usiamo nella run (piccolo recinto per razzolare) e da quello dei nidi. Potremmo avere tre materiali diversi per le diverse zone del pollaio perché ogni area ha una funzione specifica e richiede il materiale più adatto.
Per i pollai con pavimento in cemento o mattonato, si possono usare praticamente tutti i tipi di lettiera, sia nel ricovero notturno che nella run. E la scelta è ampia come vedremo dopo.
Se il pollaio ha come pavimento la nuda terra, sarà bene valutare il metodo della lettiera permanente che, avvalendosi di un processo di fermentazione, è igenico e produce calore.
Per chi ha pollai rialzati il discorso si complica un po’. Ad esempio, un materiale ottimo come la sabbia non potrà essere usato a causa del suo peso.
Di solito questi pollai, in legno o plastica, hanno un cassetto estraibile che funge da pavimento e che non è assolutamente idoneo a sopportare il peso di uno strato di sabbia.
Ma anche in quelli con pavimento fisso bisogna assicurarsi che il fondo regga un certo peso prima di scegliere una lettiera di sabbia.
Infine, se il pollaio è un chicken tractor, cioè un recinto mobile che si sposta ogni giorno su un pezzo di terreno diverso, non c’è bisogno di nessuna lettiera.
La vegetazione assolverà il compito di isolamento e non ci saranno problemi di accumulo di deiezioni visto che il pollaio viene spostato giornalmente.
Dipende dalla frequenza di pulizia
Sfortunatamente non basta scegliere il giusto substrato per garantire un ambiente sano e confortevole alle galline.
Anche se il materiale scelto fosse perfetto (e la perfezione non esiste) ma pulissimo di rado, il pollaio risulterebbe insalubre e le galline potrebbero andare incontro a diversi problemi. Quindi siamo onesti con noi stessi, ogni quanto puliamo la lettiera del pollaio?
Pulizie saltuarie
Se non si ha tempo per le pulizie giornaliere, e neanche settimanali, l’unico metodo che garantisce un pollaio salubre è la lettiera permanente.
Questo è un metodo molto comune nei pollai con pavimento in terra, ma può essere usato anche in pollai con pavimento di cemento, di mattoni o plastico. Non in quelli con pavimento in legno perché marcirebbe rapidamente.
Lettiera permanente
La lettiera permanente funziona attraverso un processo di fermentazione.
Usando questo sistema, invece di pulire regolarmente la lettiera, si fa il compostaggio degli escrementi all’interno del pollaio. Funziona più o meno come il compost per il giardino.
Nel pollaio i materiali ricchi di azoto, cioè le deiezioni, si mescolano con materiali ricchi di carbonio, cioè la lettiera (di trucioli, paglia o foglie secche), i microorganismi aumentano e avviano un processo di fermentazione.
Il processo di fermentazione sviluppa del calore che uccide le uova dei parassiti (vermi e coccidi).
Nella pratica si tratta di fare uno strato iniziale di lettiera che deve essere assorbente, abbondante (circa 15 centimetri) e ricco di carbonio (i trucioli di legno sono la scelta migliore).
Una o due volte a settimana, si mescola questo strato con gli escrementi e si aggiuge un altro strato, più sottile, di materiale vegetale che può essere paglia, pula, foglie o erba secca.
Attenzione, è essenziale che si avvii il processo di fermentazione, altrimenti avremo un pollaio saturo di ammoniaca e uova di parassiti!
Se il processo di fermentazione non parte vuol dire che c’è troppa umidità nel pollaio a causa della scarsa ventilazione del pollaio stesso o del numero eccessivo di animali.
La lettiera permanente, quindi, non richiede pulizie (può durare anche un anno) ma costante manutenzione.
Faremo un post più dettagliato sulla lettiera permanente perché c’è molto da dire.
Pulizie frequenti
Se le pulizie nel pollaio si fanno giornalmente, per la lettiera si può usare qualsiasi materiale, anche quelli meno efficienti in termini di assorbimento/rilascio dell’umidità. Cambiandola tutti i giorni avremo comunque un pollaio pulito e senza patogeni.
Pulendo il pollaio una volta alla settimana dovremo, invece, indirizzarci su materiali più performanti. La scelta si ridurrà, ma si potrà avere comunque un pollaio salubre e sicuro.
Quali materiali per la lettiera?
Diciamo subito che non esiste il materiale perfetto, la scelta dipende da molti fattori.
Dalle esigenze personali, dalla frequenza di pulizia, dalla disponibibilità economica e anche dal clima del luogo. In un clima secco e caldo anche i materiali meno efficienti possono funzionare, in luoghi con molta umidità invece no.
Ci sono molti studi riguardo ai materiali per la lettiera che potete trovare facilmente in rete (vedi fonti). Secondo noi i più interessanti sono quelli sulla comparazione tra vari materiali e sulla loro efficienza nell’assorbimento e nel rilascio di umidità.
Questi parametri sono molto importanti: un buon potere di assorbimento non permette che l’umidità degli escrementi si accumuli nel pollaio mentre una buona capacità di rilascio mantiene l’ambiente asciutto, limitando così l’attività patogena che prolifera in ambienti umidi.
Ecco una breve panoramica sui materiali comunemente usati nel pollaio, dal migliore al peggiore in base alle suddette caratteristiche.
Sabbia
Chiariamo subito che per sabbia si intende solo la sabbia di fiume, con granulometria media e varia.
Pressappoco tutti gli studi sono concordi nel definire la sabbia come il materiale migliore per la lettiera.
La lettiera di sabbia non isola molto e non ha grandi capacità assorbenti ma rilascia l’umidità meglio di qualunque altro materiale. Per questo riesce a limitare gli odori e i batteri, inoltre rimane più pulita perché non si decompone.
Per le sue caratteristiche è la lettiera che dura più a lungo, basta pulire una volta alla settimana e, visto che le deiezioni non si mischiano alla sabbia, per toglierle basta una paletta.
Ideale per il ricovero notturno ma soprattutto per lo spazio esterno dove razzolano le galline.
Ha lo svantaggio di avere un certo peso specifico e non può essere utilizzata nel sistema di lettiera permanente perché non si degrada.
Trucioli di legno
Molti legni sono tossici per le galline e possono danneggiare il loro sistema respiratorio nonché il fegato. La tossicità è data dalle sostanze chimiche naturali contenute nel legno, per cui meglio evitare il cedro e il pino ed orientarci sul pioppo tremulo.
I trucioli, tuttavia, hanno un buon potere assorbente, un discreto rilascio di umidità e sono isolanti.
Sono un ottimo materiale per avviare il metodo della lettiera permanente.
Paglia
Nelle nostre zone la paglia è il materiale più usato nei pollai. Per la lettiera si usa la paglia trinciata, sia all’interno del ricovero notturno che per l’area di razzolamento.
Il potere assorbente di questo materiale è superiore a tutti gli altri ma, purtroppo, trattiene l’umidità molto a lungo.
Non rilasciando bene l’umidità tende a marcire facilmente, creando un ambiente ideale per muffe e patogeni.
Per usarla in modo sicuro dobbiamo pulire e/o cambiare la lettiera spesso.
La paglia è anche un ottimo isolante, non a caso è il miglior materiale per i nidi, e alle galline piace razzolarci sopra.
Foglie secche
Le foglie da usare come lettiera devono essere molto secche e prive di muffe.
Il potere assorbente è scarso e anche il rilascio di umidità è lento. Però è un’alternativa a costo zero per chi ha un giardino, quindi può fungere da lettiera a patto di pulire tutti i giorni e avere pochi animali.
Le foglie secche si possono usare anche come strato nel metodo della lettiera permanente in quanto ricche di carbonio, magari mischiandole con i trucioli di legno.
Erba e Fieno
L’erba secca e il fieno sono materiali simili alla paglia per quanto riguarda l’assorbimento e il rilascio dell’umidità: assorbono bene e rilasciano male.
Rispetto alla paglia, però, ammuffiscono più velocemente perché sono materiali più umidi, anche da secchi, e la salubrità del pollaio potrebbe essere compromessa.
Comunque sono buoni isolanti e alle galline piace frugare anche nel fieno.
Segatura
La segatura, di qualsiasi tipo di legno, non dovrebbe mai essere usata come lettiera.
Essendo praticamente un truciolo finissimo, ha tutti i problemi di tossicità dei trucioli con l’aggravante che, essendo polvere, le galline la possono inalare molto facilmente.
Carta
La carta, che sia in fogli o in forma pressata, risulta essere una lettiera molto povera.
Non assorbe bene e rimane umida a lungo. In forma pelletata, poi, la ritenzione idrica è molto elevata, quasi il doppio della paglia.
In un pollaio con lettiera di carta si ha un elevato livello di ammoniaca e alti livelli di spore di muffe. Meglio evitare.
Additivi per la lettiera
Per prolungare la vita della lettiera e/o assorbire meglio l’umidità (riducendo lo sviluppo di patogeni), è pratica comune aggiungere altri elementi alla lettiera.
Si usano spesso cenere, terre diatomacee o calce, (di cui abbiamo già detto nel post sulla pulizia del pollaio), perché hanno un forte potere assorbente e riescono ad uccidere i patogeni per disidratazione.
Queste polveri prolungano la durata della lettiera e prevengono la formazione degli odori ma sono, appunto, polveri, per cui facilmente inalabili e potenzialmente nocive per le galline.
Meglio optare per la zeolite, che si trova in forma di piccoli granuli.
Questa roccia vulcanica è molto assorbente e si è dimostrata in grado di abbattere il livello di umidità della lettiera e il tasso di volatilizzazione dell’ammoniaca nei pollai.
Un altro modo per prolungare la durata della lettiera è quello di sfruttare il potere battericida del sole. È utile esporre la lettiera (paglia o trucioli che sia) ai raggi solari perché le radiazioni ultraviolette riducono gli agenti patogeni e uccidono le spore delle muffe.
Una giornata sotto il sole, smuovendo il materiale di tanto in tanto, rigenera in modo naturale la lettiera.
Infine, per un pollaio profumato si possono usare le erbe aromatiche, che sono anche repellenti per gli insetti.
Fonti:
Evaluation of different litter materials for broiler production in a hot and humid environment: 1. Litter characteristics and quality
Alternative bedding materials and litter depth impact litter moisture and footpad dermatitis
The toxicity of constituents of cedar and pine woods to pulmonary epithelium
Litter Treatment Using Zeolite as a Management Protocol to Enhance Broiler Performance and Control Ammonia Emission in Broiler Production in the Humid Tropics
The effect of quicklime (CaO) on litter condition and broiler performance