Bollettino della domenica

danni nell'ortoQuesta settimana il tempo ci ha riservato una piccola bufera di pioggia, grandine e vento fortissimo.
Nell’orto le strutture di canne dei pomodori sono state abbattute, centocinquanta piante a terra in un colpo, un vero un disastro! Davanti alla scena che ci si è presentata avevamo le lacrime agli occhi, in un attimo tutto il nostro lavoro era stato azzerato, abbiamo dovuto risistemare tutto, come meglio potevano, per sperare di salvare qualcosa!
I pomodori che già soffrivano la pioggia quotidiana e l’umidità, hanno avuto il colpo di grazia. Alcune piante si sono spezzate, altre si stanno seccando per la peronospora e molti frutti si sono spaccati. Resistono bene solo i pomodori di varietà antiche e i datterini.
L’orto estivo è comunque a fine ciclo (le melanzane e i peperoni danno gli ultimi frutti), non è più rigoglioso e l’unico colore che spicca è l’arancione del tagete che, spero, ci rallegrerà fino ad ottobre.

chioccia sabelpoot e pulcini araucanaNel pollaio la chioccia sabelpoot continua la sua lenta muta, ora le mancano le penne della coda (che era stupenda), speriamo metta presto le nuove. Anche i pulcini araucana fanno una sorta di muta, il piumaggio cambia e si intravedono zone spoglie, con la precedente nidiata non ce ne eravamo accorti ma questi sono… diversi.
A dire il vero sono un po’ bruttini perché hanno delle proporzioni strane, senza coda e con gambe lunghe sembrano proprio velociraptor (i sabelpoot, invece, erano bellissimi anche da piccoli)!

pancakes, datterini e prugneIn cucina, visto che la produzione delle uova è un po’ risalita, possiamo dinuovo fare colazione con pancakes e marmellata di more. Una delizia.
Abbiamo sperimentato anche un nuovo modo di conservare i pomodori: datterini al naturale. Barattoli riempiti fitti di datterini freschi, coperti con acqua salata bollente, poi ribolliti nella “callara”. Li avevamo assaggiati da amici ed erano davvero gustosi, presto asseggeremo anche i nostri.
Continua anche una piccola produzione di confetture, meno male che ci hanno regalato delle susine nere, perchè i nostri fichi ancora non sono pronti da raccogliere e quelli già maturi sono acquosi, vista l’abbondanza delle pioggie!

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