Ormai da tre anni, questo periodo è dedicato alla mietitura e trebbiatura del grano che coltiviamo in piccola scala. Facciamo tutto manualmente perché una mietitrebbia non si muove per per poche centinaia di metri quadri di coltivazione!
Ogni anno cerchiamo di rendere queste operazioni impegnative un po’ più veloci e meno faticose, sperimentando qualche nuova idea.
Abbiamo cominciato tre anni fa e abbiamo condiviso la nostra prima esperienza e tutte le varie fasi della coltivazione del grano in molti post (che cominciano da questo), raccontando anche tutti i nostri errori e le nostre scoperte da neofiti.
Coltivazione del grano 2020
Dopo quella prima esperienza, lo scorso anno abbiamo sperimentato qualcosa di nuovo sia per quanto riguarda la mietitura che per la trebbiatura, e abbiamo documentato i nostri esperimenti con due post dedicati: decespugliatore per la mietitura e biotrituratore per la trebbiatura.
Non un vero e proprio racconto su come è andata la raccolta del grano, ma sugli strumenti che abbiamo utilizzato.
Una cosa che non abbiamo detto è che lo scorso anno abbiamo introdotto un’altra novità importante: reclutare più braccia per velocizzare tutte le operazioni.
Avevamo coltivato il doppio del grano rispetto alla prima volta ed eravamo piuttosto spaventati dalla mole di lavoro, così abbiamo invitato diversi amici per le diverse fasi.
La mietitura è stata fatta in due giornate differenti, usando il decespugliatore modificato.
Mentre qualcuno mieteva altri legavano i covoni, che abbiamo lasciato sul campo per tutto il giorno, poi al tramonto li abbiamo trasportati tutti sotto la tettoia.
Per la trebbiatura, una quindicina di giorni dopo, abbiamo invitato altri amici e sperimentato il biotrituratore senza lame.
Dopo la prima giornata di trebbiatura in compagnia abbiamo proseguito da soli, trebbiando un paio di fascine al giorno ma, ad essere onesti, dopo qualche giorno abbiamo rallentato perché presi dalla raccolta e sbaccellatura dei ceci e dalla raccolta dei pomodori con relativa preparazione delle conserve.
Per farla breve, nonostante abbiamo trebbiato, pulito e lavato quasi 40 chili di grano, qualche fascio è rimasto sotto la tettoia.
Durante l’inverno il grano non trebbiato lo hanno sparpagliato e mangiato le nostre galline, che abbiamo lasciato libere per mesi dopo gli attacchi delle faine al pollaio. Nulla è andato sprecato!
Coltivazione del grano 2021
Semina
Quest’anno la coltivazione del grano è cominciata con una serie di avversità.
Avevamo previsto due aree, come l’anno precedente, ma il tempo metereologico al momento della semina è stato molto piovoso e quando siamo riusciti a seminare il nostro grano Pandas, il terreno era ancora molto pesante.
Come se non bastasse, poco prima che spuntassero i primi germogli, il campo si è allagato.
Le continue pioggie, ma soprattutto l’incuria dei residenti a monte del nostro terreno, hanno fatto si che i canali di deflusso (che qui abbiamo lungo tutti gli appezzamenti) fossero inservibili per il corretto fluire dell’acqua piovana.
L’acqua però non si ferma e trova altre strade, in questo caso è confluita in un piccolo canale secondario che ha straripato inondando il nostro campo.
Ci abbiamo messo quasi due giorni per drenare, usando la forca vanga, la pompa ad immersione e scavando nuovi canaletti.
Il grano seminato è andato in gran parte distrutto, marcito. Si è salvata una sola delle due aree e anche in quella la coltivazione risultava piuttosto rada.
Per ovviare alla scarsa produzione di grano, a marzo abbiamo seminato molti più ceci del solito, quindi presto saremo molto impegnati con la sbaccellatura!
Mietitura
Al momento della mietitura nel campo di grano avevamo gruppi isolati di spighe alternate a cicoria, amaranto ed erbe varie. Una visione un po’ triste.
Abbiamo cominciato con il decespugliatore-falce ma abbiamo desistito subito: per fare delle fascine ci mettevamo tantissimo tempo perché dovevamo separare le spighe, poche, da tutte le altre piante.
Così siamo tornati al metodo che volevamo usare tre anni fa: la falce.
In effetti una novità perché allora, avendo sbagliato il tempo di mietitura, non avevamo potuto testarla.
Quindi quest’anno, per la prima volta, abbiamo mietuto con il falcetto. E non è stato faticoso perché il grano era davvero poco.
Trebbiatura
Avendo solo una quindicina di fascine abbiamo deciso di non smontare il biotrituratore e tornare più o meno al metodo di trebbiatura di tre anni fa: sacchi e setaccio.
Quest’anno senza amici aiutanti, trebbiamo da soli: uno con il metodo della battittura dei sacchi, l’altro con il “metodo setaccio“.
Questo sistema prevede una bacinella grande con sopra i due setacci impilati, sotto quello a maglia più stretta e sopra quello a maglia più larga. (Qui il racconto dell’avventura di trovare i setacci per cereali)
Il metodo consiste nello staccare le spighe dallo stelo e metterle nel vaglio superiore, poi con le mani si schiacciano e si muovono in modo che i chicchi si stacchino e cadano in quello a maglie piccole.
Nel setaccio inferiore, oltre ai chicchi, cade anche tanta pula quindi è necessario un altro passaggio: invertire i setacci e vuotare il contenuto del setaccio a maglie strette in quello a maglie grandi. In questo modo i chicchi di grano cadono nella bacinella mentre metà della pula resta nel vaglio.
Con questo sistema la trebbiatura non è troppo faticosa, ma piuttosto lunga e funziona solo per modeste quantità di grano. Altrimenti, come lo scorso anno, sono necessari tanti amici e almeno il biotrituratore modificato se non si ha una trebbia da aia.
Ogni giorno trebbiamo un paio di fascine e facciamo anche la pulizia del trebbiato sfruttando le ore in cui si alza un bel venticello sostenuto, che funziona meglio del ventilatore. Questa operazione è necessaria per eliminare la quasi totalità della pula.
A breve cominceremo la fase del lavaggio, asciugatura e conservazione sottovuoto.
Se alla fine riusciremo ad avere una ventina chili di chicchi di grano saremo più che contenti.
E a voi, piccoli coltivatori di grano, come è andata quest’anno?
4 commenti
Bello davvero questo blog .. proprio quello che cercavo.. dovresti fare dei video..
Ciao, grazie per i complimenti e il suggerimento.
In effetti abbiamo in programma una serie di video che andranno ad arricchire il nostro blog.
Continua a seguirci.
Bellissimo questo articolo! Grazie per incluso così tanti dettagli!
Grazie a te, Emanuele.