Un piccolo allevamento domestico comincia col comprare dei pulcini o delle giovani gallinelle, di solito in primavera. Ma prima di portarsi a casa gli animali è bene sapere come allestire l’area a loro dedicata, come progettare un piccolo pollaio.
Un pollaio può essere di diversi tipi, in muratura, in legno o in plastica, e può essere autocostruito o comprato già pronto. In questo post non parliamo di un pollaio specifico o di come costruirlo, ma ci occupiamo dei requisiti essenziali che deve avere e che quindi dobbiamo prevedere in fase progettuale. (qui per approfondire sui pollai in legno)
Progettare il pollaio
Un pollaio deve prevedere sia un’area chiusa per la notte e per la deposizione delle uova, che un’area aperta dove le galline possano razzolare durante il giorno.
Cominciamo il progetto occupandoci dell’area chiusa del pollaio, cioè del ricovero notturno per le galline.
A prescindere dalla forma e dal materiale, il rifugio notturno è essenziale affinché gli animali siano protetti durante la notte quando sono più vulnerabili.
Ricordiamo che le galline non vedono al buio mentre i predatori ci vedono benissimo!
Gli elementi di cui tenere conto nel progettare un pollaio devono rispondere a 3 esigenze: sicurezza, salubrità e confort.
Sicurezza del pollaio
L’area chiusa, la casetta, che viene usata dalla galline solo per deporre le uova e per dormire, deve essere a prova di predatore, che siano volpi o faine.
La casetta, in legno o in muratura che sia, deve avere almeno una porticina di entrata/uscita per le galline e una finestrella per la ventilazione.
Queste aperture vanno progettate con chiusure sicure, che possono essere di vario tipo.
Porte
La porta di accesso può essere una porticina automatica a tempo, che per sua natura è sicura, chiudendosi ad un orario programmato. E questo vuol dire che non dovremo neanche andare al pollaio per aprirela mattina e chiudere al tramonto.
Ovviamente può essere anche una porta semplice ma deve avere una chiusura difficile da aprire da parte di un predatore.
Una chiusura costituita da un gancio che si infila in un anello, ad esempio, non va bene, un predatore può aprirla facilmente. Servono chiusure come chiavistelli scorrevoli o serrature di sicurezza.
Comunque, uno stratagemma per migliorare qualsiasi chiusura è quello di aggiungere lucchetti e/o moschettoni. I predatori non riusciranno ad entrare.
Finestre
Di aperture per la ventilazione ne serve almeno una, ma meglio due.
Queste finestrelle devono essere protette con una rete. Ma non una classica rete da pollaio perché non è abbastanza robusta e una volpe (ma anche un cane) può facilmente romperla, inoltre una faina può infilarsi tra le maglie.
Serve una rete robusta, elettrosaldata, a maglia rettagolare/quadrata molto stretta, diciamo di 1 o 2 cm. Se la maglia è più grande una faina può intrufolarsi, riesce a passare in spazi strettissimi tanto che è consigliabile chiudere con questo tipo di rete qualsiasi fessura che sia più grande di 2,5 cm!
La rete a copertura delle finestre va fissata molto bene, e di solito le grappette non bastano. Meglio prevedere di coprirne i lati con cornici in legno.
Noi abbiamo imparato che anche i pollai che si comprano non sono sicuri. Alle nostre casette in legno abbiamo dovuto sostituire tutte le viti delle cerniere di apertura dopo che una volpe è riuscita ad aprire il tetto di una casetta. E abbiamo dovuto aggiungere anche diversi lucchetti.
Salubrità del pollaio
Un buon pollaio deve essere un posto salubre per le nostre galline, pollai sporchi e mal progettati possono favorire l’insorgere di diverse malattie.
Ventilazione
Nel ricovero deve esserci un buon ricambio d’aria, quindi la ventilazione è essenziale. Ma non spifferi, che sono solo dannosi.
La circolazione dell’aria è necessaria affinché nel pollaio non ci sia concentrazione di ammoniaca, che si crea dalle deiezioni delle galline. L’ammoniaca infatti è molto dannosa per l’apparato respiratorio e irritante per gli occhi dei nostri animali.
Per favorire la fuoriuscita delle esalazioni di ammoniaca, nel progetto del pollaio vanno previste delle aperture poste nella parte alta del ricovero, protette da rete.
Umidità
Sempre per evitare la concentazione di ammoniaca, bisogna prestare attenzione anche all’umidità. Infatti se l’ambiente è umido, i vapori dell’ammoniaca invece di salire verso l’alto e fuoriuscire dalle aperture, si concentrano in basso, a livello del pavimento (e delle galline). Progettiamo quindi un ricovero con finestrelle in alto e, per evitare l’umidità, non teniamo abbeveratoi all’interno della casetta, le galline di notte non bevono!
Inoltre, per tenere lontano l’umidità, il pollaio dovrebbe essere rialzato dal terreno ed avere una buona lettiera sul pavimento.
Lettiera
Nelle piccole casette-pollaio in vendita la lettiera non è un problema perché sono fornite di un cassetto estraibile per la pulizia, quotidiana.
In caso di costruzioni più grandi, o in muratura, bisogna usare un sistema di lettiera permanente, o semi-permanente, che necessita di pulizia solo un paio di volte l’anno.
La lettiera permanente prevede un substrato di fondo che va manutenuto smuovendolo e aggiungendo materiale molto frequentemente.
Il materiale più adatto per realizzare una lettiera è sicuramente rappresentato dai trucioli di legno, provenienti però da legno che non contiene colle e/o solventi tossici.
Altri materiali che si possono usare sono la paglia e la sabbia grossolana, benché non assorbano così bene l’umidità.
Si può anche aggiungere della zeolite, materiale vulcanico usato spesso per la costruzione di laghetti, che ha un grande potere assorbente. Attenzione però a non usarlo in polvere, serve in grani.
In realtà qualsiasi materiale che usiamo non dovrebbe essere in forma polverizzata perché può causare problemi all’apparato respiratorio delle galline.
Nei pollai più grandi è bene progettare un’area non accessibile agli animali, sotto i trespoli. Una sorta di cassone con tetto di rete, in modo che le deizioni notturne cadano in questa sorta di scatolone e le galline non siano mai a contatto con le feci.
Comunque, qualsiasi tipo di ricovero non deve avere un cattivo odore, se nel pollaio c’è puzza allora qualcosa non funziona come dovrebbe!
Confort a misura di galline
Veniamo alla parte di progetto che considera i requisiti necessari per il benessere degli animali che ci vivranno, le nostre gallinelle.
Dimen
sioni dell’area chiusa
Partiamo dalla domanda classica: “Quanto deve essere grande il pollaio?”. Semplice: deve essere più grande di quello che avete in mente!”
Già, a prescindere dalle misure vere e proprie, è bene prevedere un pollaio più grande di quello che pensate perché, anche se avete intenzione di prendere solo due galline, nel futuro aumenteranno sicuramente.
Quindi meglio ritrovarsi con una casetta enorme per due galline che con un piccolo pollaio inutilizzabile quando avrete i primi pulcini o deciderete di prendere un’altra gallinella di una razza che vi ha affascinato!
Come detto in questo post, in 1 mq di spazio al chiuso possono stare 6 galline mentre servono 4 mq di spazio all’aperto per ogni gallina. Almeno queste sono le direttive dell’allevamento biologico.
Questo vuol dire che una casetta di 40cm x 40 cm, sarebbe idonea per 2 gallinelle.
Ma, tracciando su un foglio di carta un quadrato di queste dimensioni, ci si rende conto che è piuttosto piccolo! Diciamo che tale misura sarebbe adeguata per una singola gallina.
Nel progettare l’area chiusa dobbiamo tenere conto anche della stazza delle galline che vogliamo allevare: le razze nane, tipo sabelpoot, ovviamente hanno bisogno di molto meno spazio di razze grandi come Brahma o Marans.
(Qui uno studio molto interessante su quanto spazio serve ad una gallina per fare il bagno di sabbia, aprire le ali e dormire sul trespolo, a secondo della razza.)
Ricordiamo che per spazio chiuso intendiamo lo spazio in cui le galline dormono e depongono le uova, e basta.
Durante il giorno devono avere uno spazio ben più ampio per razzolare.
Inoltre, nello spazio chiuso, NON sono previste mangiatoie, abbeveratoi e angolo per i bagni di sabbia. Questi elementi vanno collocati all’esterno del ricovero.
Posizione
La casetta andrebbe posizionata in una zona a mezz’ombra in modo che sia funzionale sia d’estate che d’inverno.
La collocazione migliore sarebbe sotto un albero in modo che possa essere riparata dal sole cocente durante la stagione estiva e possa ricevere i deboli raggi del sole in inverno, quando l’albero perde le foglie.
In questa ottica le casette in legno hanno il vantaggio che si possono spostare a seconda delle necessità.
Elementi interni del pollaio
Nel progettare il ricovero, dobbiamo tenere conto degli elementi necessari al suo interno, cioè trespoli e nidi (della lettiera abbiamo già detto).
Trespoli
I trespoli sono essenziali affinchè le galline possano appollaiarsi, dormire ed eventualmente scappare dai soggetti dominanti.
Per le galline appollaiarsi è un comportamento istintivo, in natura difatti dormirebbero sugli alberi per proteggersi dai predatori.
Questo istinto è anche di grande aiuto per la salute delle loro ossa perché effettivamente l’uso dei trespoli aumenta la forza delle zampe.
Proprio per questo è meglio provvedere ai trespoli anche se si hanno solo pulcini. In questo modo impareranno fin da piccoli ad usarli e ciò sarà di grande aiuto per quando cominceranno a deporre, perché non avranno la tentazione di dormire nei nidi.
Nel progettare la dimensione dei trespoli dobbiamo calcolare che ogni gallina ha bisogno di circa 20-25 cm di trespolo. Quindi è molto facile accertarci che la quantità e la lunghezza dei trespoli sia adeguata al numero di galline che abbiamo.
I trespoli dovrebbero avere una forma rettangolare, diciamo travetti di circa 6×3 cm. La forma rettangolare, piuttosto che cilindrica, permette alle galline di coprire meglio le zampe con il corpo appollaiato e questo è molto utile in inverno perché le zampe possono essere soggette a congelamento.
In alternativa i trespoli possono essere fatti con solidi rami che, essendo di forma irregolare, permetteranno alle galline di trovare la zona più confortevole.
I trespoli devono essere posizionati ad un altezza di 60-90 cm da terra (dipende dalla razza delle galline) in modo che siano agevoli da raggiungere con un semplice saltello. Se posizionati più in alto serve una scaletta o trespoli intermedi.
Inoltre vanno posizionati ad una certa distanza dalle pareti del ricovero e anche dagli altri trespoli, circa 30 cm.
Nidi
Ogni pollaio deve prevedere al suo interno uno spazio dedicato alla deposizione.
I nidi possono essere integrati nella casetta, come nei pollai in legno, ma possono essere costruiti facilmente con altri materiali. Si possono usare cassette della frutta, cestini e qualsiasi contenitore che abbia una dimensione adeguata ad accogliere una gallina.
Il fondo dei nidi dovrebbe essere “morbido” affinché le uova appena deposte non si rompano e per soddisfare l’istinto di nidificazione delle galline.
Prevediamo nel progetto almeno un nido ogni 2 galline. Sembra strano, ma spesso le galline vogliono deporre tutte nello stesso posto!
Infine i nidi vanno posizionati più in basso rispetto ai trespoli, in modo da essere meno invitanti come luogo per dormire.
Nei nidi prefabbricati, è possibile aggiungere delle tendine per creare più oscurità all’interno del nido stesso e favorire privacy e tranquillità.
A questo scopo noi mettiamo nei nidi anche le erbe aromatiche, come spiegato qui.
(Per sapere come deve essere un nido confortevole vedi il post dedicato.)
Conclusioni
Se quando progettiamo un piccolo pollaio teniamo conto di tutti questi elementi, la casetta-ricovero sarà un posto sicuro, salubre e rispettoso delle esigenze delle galline che ci vivranno felicemente.
Altrettanto importante è progettare l’area esterna, quella in cui le galline trascorreranno la maggior parte della giornata, ma ne parlemo in un prossimo post.
1 commento
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