A Novembre le giornate sono corte, freddo e umidità si fanno sentire ma ci sono diversi lavori da fare prima che arrivi il gelo. Sia nell’orto che nel frutteto. Diciamo che è l’ultimo mese di fatiche prima del meritato riposo invernale!
Nell’orto
Lavori nell’orto di novembre
Le operazioni da eseguire sono mirate a prepare il terreno per le prossime colture primaverili, prima che arrivi l’inverno e la terra non sarà più lavorabile.
Se non è stato fatto nei mesi precedenti, e se le condizioni climatiche lo permettono, bisogna vangare (o arare) e concimare abbondantemente la parte di orto per le colture del prossimo anno. Le zolle vanno lasciate integre e il concime sparso in superficie, saranno il gelo e la pioggia dell’inverno a disgregare le zolle e incorporare il concime nel terreno.
Ancora bisogna ripulire le file dell’orto estivo dalle ultime coltivazioni, come peperoni e melanzane. Quindi usare la forca-vanga per arieggiare la terra, estirpare le “erbacce”, concimare e pacciamare.
Novembre è l’ultimo mese utile per imbianchire cardo e finocchio, coprendoli con la terra o con paglia. E si rincalzano anche i carciofi.
Qui nell’alto Lazio, un altro lavoro da eseguire, è la scarducciatura dei carciofi. Infatti qui si effettua tra la fine ottobre e la metà di novembre e non in primavera, perché abbiamo una varietà locale particolare!
Semine e trapianti nell’orto di novembre
Come dice un proverbio contadino San Clemente smetti la semente (23 novembre), con questo mese finiscono le semine.
Fave e piselli dovrebbero essere seminati a fine ottobre o i primi di novembre (intorno al giorno dei morti), con luna crescente.
Con luna calante, in campo, si mettono a dimora spicchi di aglio e bulbilli di cipolla e scalogno. Sempre che il terreno non sia gelato o fangoso!
Solo in serra, o dimora protetta, è possibile ancora seminare lattuga da taglio, rucola, rapanelli e spinaci.
E come ultima semina, entro metà novembre, si effettua quella del grano.
Quest’anno rispetteremo la tradizione e semineremo per San Martino!
Malattie e parassiti
Ancora attenzione alle malattie funginee, chiocciole e limacce. Quindi trattamenti con poltiglia bordolese, ortofosfato di ferro e cenere da spargere tra le colture.
Controllare ancora la pagina inferiore dei cavoli e assicurarsi che non ci siano né uova né bruchi di cavolaia. Oltre l’eliminazione manuale, l’unico trattamento efficace è con il bacillus thuringiensis.
Nel frutteto
Il lavoro principale è la raccolta delle foglie cadute. Sono preziose perché si possono usare come pacciamatura nell’orto o per la preparazione del compost unendole ad altri scarti umidi.
Sul terreno, ripulito da foglie e infestanti, si sparge letame maturo in modo che in primavera gli alberi avranno una vegetazione rigogliosa.
Si ultimano gli impianti di nuovi alberi da frutta, prima che arrivi il gelo si mettono a dimora meli, cotogni, ribes, lamponi e uva spina.
I trattamenti invernali proseguono con lo spargimento di calce sui tronchi per la disinfezione.
E si raccoglie: cachi, castagne, cotogne e olive!
Se ti è piaciuta la scheda del nostro almanacco dell’orto, puoi scaricare il file pdf cliccando qui.