Il senso dell’udito delle galline è molto sviluppato e molto importante. E benché le orecchie siano poco visibili, le galline ci sentono benissimo!
Il senso dell’udito
L’organo dell’udito delle galline non si vede perché il condotto auricolare (due piccoli fori situati ai lati della testa) è coperto dal piumaggio. Il lobo auricolare (l’orecchio, per così dire), posto sotto il condotto, è invece visibile.
Il lobo può avere colori diversi a seconda delle razze e, in linea generale, ci indica anche la colorazione del guscio delle uova: galline con lobo bianco faranno uova di colore bianco, mentre se hanno il lobo rosato o rosso le uova avranno in genere guscio rosato o marrone.
Però attenzione che questa regola non è applicabile a tutte le razze di galline (ad esempio la nostra auracana e la nostra sabelpoot porcellana non obbediscono a questa regola).
Come funziona l’udito delle galline
Tecnicamente le galline percepiscono onde sonore che vanno da 50 a 15.000 hertz, un range di percezione simile al nostro (noi umani percepiamo in un range 20- 20000hz).
L’organo dell’udito è composto da un orecchio interno, uno medio e uno esterno.
L’orecchio medio è separato da quello esterno da una membrana che vibra alle onde sonore, le trasmette all’orecchio interno che poi invia il segnale al cervello.
La particolarità delle galline è che sono in grado di rigenerare le cellule dell’orecchio interno, eventualmente danneggiate, e in questo modo sono in grado di non perdere mai la capacità di sentire, neanche in vecchiaia. Per approfondire qui c’è un interessante articolo sull’udito delle galline, in inglese.
Le galline ascoltano l’ambiente circostante
Il senso dell’udito delle galline è molto importante sia perché permette alle galline di valutare l’ambiente circostante sia perché la comunicazione sociale passa attraverso segnali vocali oltre che attraverso la vista.
Le galline riescono ad individuare la fonte di provenienza di un suono più velocemente di noi umani e riescono anche a valutarne l’esatta distanza.
Se esposte a rumori forti, o comunque associati al pericolo, ovviamente si spaventano.
Rumori come quelli di un treno o di un aeroporto, rumori forti e soprattutto continui, vicini al pollaio, fanno aumentare il livello dello stress e della pressione del sangue e portano ad una diminuzione nella produzione di uova.
Sul web si legge che i rumori degli attrezzi agricoli, invece, non sembrano preoccuparle.
A dire il vero non è proprio così, è solo una questione di abitudine: imparano in fretta quali rumori non sono un pericolo, bensì un vantaggio.
(Per inciso, l’abitudine è una delle modalità di apprendimento delle galline.)
Le nostre ovaiole, provenienti da una grande azienda, non sono state mai spaventate dal rumore del decespugliatore o del tosaerba. Invece i pulcini nati qui, la prima volta che hanno sentito questi rumori, erano davvero spaventati.
Poi vedendo che la altre galline erano tranquille, e che non c’era alcun pericolo, si sono uniti al gruppo. Ora ci seguono (noi e il tosaerba) tutti ben contenti di raspare nell’erba appena tagliata.
Hanno capito -le furbone- che, nonostante il rumore, il tosaerba fa scappare in giro e saltellare tanti insetti di cui sono ghiotte e sembrano felicissime quando lo accendiamo!
Le galline ascoltano per comunicare
Il pulcino è in grado di sentire la mamma già al docicesimo giorno, ancora dentro l’uovo, poi, una volta nato, sente e risponde ai versi tipici che fa la chioccia quando gli insegna ad identificare il cibo.
Sono state catalogate 31 differenti vocalizzazioni degli avicoli, e ne consegue che le galline riescono a sentirle e decodificarle.
Ad esempio, il canto di ogni gallo è unico e diverso da quello di un altro gallo.
Questo gli é molto utile per difendere il territorio senza dover continuamente lottare con individui rivali per rivendicarlo.
Infatti, una volta che il gallo A ha imparato il canto distintivo del gallo B, non ci sarà più bisogno di ingaggiare una lotta, il gallo A sa già che quel territorio è del gallo B.
Alle galline piace ascoltare la musica?
Ovviamente le galline sentono anche la musica, come tutti gli altri suoni. Molti sostengono che la musica classica sia gradita alle galline, anzi che ne aumenti la produzione di uova (altri studi invece sembrano indicare che la musica le rende più paurose). Un po’ come la storia delle piante e la musica.
Anche qualche allevamento domestico usa la musica, ma noi non ne vediamo la ragione: secondo noi è molto più salutare e naturale dare alle galline la possibilità di sentire i suoni naturali, i rumori dell’ambiente e soprattutto di eventuali pericoli.
Trovo però che sia meraviglioso che le galline riconoscano la nostra voce, che accorrano quando le chiamiamo e che ci rispondano quando la sera diamo loro la buonanotte!
(fonte: corso – Chicken Behaviour and Welfare – Università di Edimburgo)