Le galline si mantengono pulite facendo una sorta di tolettatura quotidiana. Le operazioni di pulizia prevedono il bagno di sabbia e il lisciarsi le penne. Sono due comportamenti ben distinti ma strettamente correlati tra loro e servono entrambi a tenere pulito e in efficienza il piumaggio. Nella pratica sono anche comportamenti sociali. Vediamo in dettaglio il “bagno”.
Il bagno di sabbia: cosa è e a cosa serve
Per “lavare” il piumaggio gli uccelli fanno il bagno. Alcuni in acqua, altri nella terra ed altri ancora in entrambi gli elementi.
Le galline, però, si lavano solo nella terra: fanno il cosidetto “bagno di sabbia”.
In inglese si chiama dust bath, dove la parola dust (polvere) indica un substrato friabile che può essere terra, sabbia o cenere, insomma qualsiasi materiale adatto ad essere buttato sul piumaggio.
Le penne delle galline sono ricoperte da un liquido oleoso che serve per l’impermeabilità e l’isolamento termico e lo scopo del bagno di sabbia è quello di rimuovere l’olio vecchio dalle penne, ormai inefficace, e in questo modo si liberano anche da acari, pidocchi ed altri parassiti.
Lo spargimento di questo olio sulle penne, invece, è l’altra operazione di pulizia, il lisciarsi le penne, ma ne parleremo in un altro post.
Comunque, quando questo olio diventa vecchio la parte soffice del piumaggio diventa meno soffice e perde la capacità di isolamento, cioè la capacità di tenere al caldo l’animale. Proprio per questo le galline lo rimuovono con il bagno di sabbia, buttandosi addosso della terra (o sabbia, o cenere) che va ad assorbire l’olio vecchio.
Il bagno di sabbia: come funziona
Le prime volte, guardando una gallina che si fa “il bagno”, può sembrare che stia male per via degli strani movimenti (tipo attacco epilettico) che fa durante questa operazione di lavaggio. Ma è tutto normale.
Per prima cosa la gallina cerca un substrato adatto, di solito terra, e scava una buchetta in cui accovacciarsi.
Quindi si distende su un fianco e con la zampa superiore comincia a grattare ed alzare la terra. Poi si rotola sul petto e usa le ali per gettarsi addosso la terra e infine strofina tutto il corpo nella buchetta che si è scavata.
Finito il lavaggio la gallina si alza e si scuote vigorosamente liberandosi della terra, che ha assorbito l’olio vecchio, e di eventuali parassiti.
Queste diverse fasi del bagno (grattare la terra, gettarsela addosso e sfregarsi) possono avvenire in qualsiasi ordine, non necessariamente come descritto, ma quel che è certo è che succedono tutte.
Il bagno di sabbia avviene di solito nel pomeriggio e dura circa 10 minuti.
Difficilmente è una pulizia solitaria perché nella pratica è un comportamento sociale e quindi le galline fanno il “bagno” insieme.
Probabilmente perché durante il “lavaggio” le galline chiudono la membrana dell’occhio, per proteggere gli occhi dalla terra, e quindi è più sicuro essere in gruppo affinché, non facendo tutte simultaneamente la stessa cosa, qualcuna possa vigilare ed accorgersi di eventuali pericoli.
Preparare una zona per il bagno di sabbia
Le galline che hanno libertà di pascolo si scelgono da sole il posto adatto dove fare il “bagno” e lo cambiano spesso.
Ovviamente quelle tenute in gabbia non hanno la possibilità di farlo, come pure quelle che vivono chiuse in piccoli pollai dove trovano solo del fango.
Ma le operazioni di tolettatura sono molto importanti e sono un comportamento naturale che le galline devono poter esprimere, per cui anche in piccoli spazi è possibile allestire una zona dedicata al bagno.
Come fare
In realtà non serve molto, basta una bacinella bassa, o un copertone vecchio, o un qualsiasi contenitore e del terriccio, o sabbia, o un mix di questi due elementi, con cui riempirlo.
Attenzione, quando parliamo di sabbia non intendiamo quella della spiaggia, parliamo di sabbia di fiume, quella mista a minuscoli sassolini.
Si può anche predisporre un’area più grande dedicata al bagno di sabbia delimitando una zona del pascolo con dei sassi o piccoli ciocchi di legno, creando una sorta di aiuola in cui aggiungere terra mista a sabbia.
La “zona bagno” dovrebbe essere riparata, sia dal sole troppo forte che dalla pioggia. (Qualcuno si ingegna coprendo l’area con un ombrello!)
Avendo la possibilità, nella “zona bagno” è utile aggiungere anche della cenere di legna e pezzetti di carbone, l’importante è che provengano da legna priva di vernici o sostanze tossiche. Per chi ha un camino è un ottimo modo di smaltire i residui della combustione.
La cenere è un “disinfettante e antiparassitario” naturale, assorbe molto bene e contiene potassio, calcio e magnesio.
Da alcune ricerche sembra che gli animali selvatici mangino il carbone, dopo un incendio nella foresta, per le sue proprietà medicinali e disintossicanti (qui un articolo sulle scimmie di Zanzibar che mangiano carbone, in inglese).
Effettivamente una vecchia pratica dei contadini era quella di aggiungere pezzetti di carbone negli abbeveratoi e nelle mangiatoie del pollaio. Sfruttando la capacità del carbone vegetale di assorbire le tossine, mantenevano così l’acqua pulita e le galline in salute.
Nella “area bagno” è molto utile anche aggiungere le erbe aromatiche, meglio se secche. Così, mentre le galline fanno il “bagno”, le erbe possono aiutare con le loro proprietà: la lavanda, la menta e il rosmarino sono insetticidi naturali mentre il timo e l’achillea sono antinfiammatorie e aiutano a liberare il sistema respiratorio.
L’area bagno delle nostre galline
Subito dopo aver preso le nostre prime galline, abbiamo deciso di allestire un’area dedicata al “bagno” nel loro pascolo recintato perché il terreno era (ed è) tenuto a prato selvatico quindi tutto coperto di verde. Non avendo alcuna esperienza pensavamo che le galline non sarebbero riuscite a trovare un posto adatto.
Quindi abbiamo scelto una zona, l’abbiamo delimitata con quelle piccole bordure in legno per aiuole, abbiamo estirpato l’erba e zappato cercando di smuovere la terra. Poi abbiamo aggiunto diversi sacchi di sabbia di fiume, quelli che si comprano presso i rivenditori di materiali per edilizia, e abbiamo mischiato un po’. Infine abbiamo cosparso l’area di erbe aromatiche e cenere del camino.
Dopo qualche anno possiamo dire che le nostre galline usano questa zona solo quando sono confinate nel loro pascolo.
Infatti, quando le lasciamo libere di girare in tutto il nostro appezzamento, preferiscono altri posti per fare i loro bagni. Spesso scelgono una zona dove la terra è stata appena fresata per le coltivazioni fuori dall’orto o qualche posticino sotto gli alberi dove la terra è ricca di humus, quindi più friabile e fresca.
Comunque sia, noi continuiamo a manutenere la loro zona bagno, cioè a zappare quando l’erba ricresce, ad aggiungere sabbia, erbe aromatiche, cenere e carbone.
Negli anni abbiamo visto le nostre galline beccare e mangiare i pezzetti di carbone durante il “bagno”, mentre le erbe aromatiche le nostre galline non le hanno mai mangiate!
(fonte: corso – Chicken Behaviour and Welfare – Università di Edimburgo)