Semina in semenzaio:
pomodori di varietà antiche

semi di pomodori nei semenzaiEcco che anche quest’anno iniziamo la nostra avventura con la semina in semenzaio. Diciamo avventura perché non abbiamo una serra o un semanzaio riscaldato. Quindi i semenzai li teniamo in casa per avere una temperatura adeguata alla germinazione, occupando tutti i danzali. Ovviamente abbiamo cominciato seminando i nostri semi di pomodori antichi!

Lo scorso anno abbiamo comprato i semi di alcune varietà antiche di pomodori e ci siamo attenuti alle indicazioni raccomandate seminando i primi di aprile. Quest’anno abbiamo semi autoprodotti, salvati dalle nostre piante di pomodori migliori.  Abbiamo anticipato la semina in semenzaio di due settimane per non ritrovarci a dover trapiantare, in campo, piantine piccolissime. Oltre ai semi di pomodoro, abbiamo seminato anche peperoni gialli e due varietà di zucchina, sempre con semi autoprodotti. Questo è quello che facciamo noi.

appunti sulla seminaInnanzi tutto pianificare

Prima di effettuare la semina in semenzaio, bisogna decidere quante piante vogliamo per ogni varietà e, stabilito il numero, prevedere qualche seme in più perché non è detto che germineranno tutti. In realtà se i semi li comprate, la percentuale di germinabilità è altissima, ma con i semi autoprodotti non c’è certezza.

Poi scrivere. Già, bisogna scrivere per avere un riscontro, quindi annotiamo il giorno della semina in semenzaio dei pomodori antichi, o degli altri semi. E poi uanti semi per ogni pianta abbiamo messo, la fase della luna, quale terra abbiamo usato, ecc…
Queste informazioni saranno utilissime in caso di successo, così da replicare tutto fedelmente, ma anche in caso qualcosa andasse storto, così da poter fare dei cambiamenti.

Materiale per la semina in semenzaio

Oltre ai semi serve la terra, quella specifica da semina (con terriccio universale le possibilità di germinazione diminuscono), uno spruzzino vaporizzatore per innaffiare e ovviamente alcuni contenitori.
Le mini-serre, vaschette con coperchio, sono la cosa migliore ma si possono usare anche altri contenitori che andaranno coperti con pellicola da cucina. Noi quest’anno abbiamo usato i contenitori di polistirolo con vaschette in cui vendono le piantine da trapiantare, oltre la nostra mini-serra.
Sono utili anche le etichette perché è importante scrivere quali semi ci sono in ogni vaschetta.

semi pomodori antichiSeminare e innaffiare

Ecco i passaggi da fare per una semina in semenzaio. Riempire tutte le vaschette con la terra. La terra va pigiata, poco, con le dita. Poi adagiare i semi sopra.

Di solito si mettono più semi per contenitore, ma quest’anno abbiamo scelto di mettere un solo seme a vaschetta per non dover fare il trapianto dopo la germinazione (lo scorso anno in questa delicata operazione abbiamo perso un paio di piante).

La regola della semina è che il seme va interrato del doppio della sua altezza. Nel caso dei pomodori, o di qualsiasi seme piccolo, vuol dire che bastano due millimetri di terra sopra i semi. Praticamente sono appena ricoperti. Nel caso di semi più grandi la profondità di semina sarà maggiore.

Una volta adagiati i semi, basterà spingerli delicatamente di un paio di millimetri sotto la terra, o spargere pochissima terra sopra.

Innaffiare bene con lo spruzzino. I semi sono superficiali quindi il vaporizzatore è il modo migliore per innaffiare. La terra deve essere molto umida e dovremmo manterla tale per giorni e giorni!

semenzaio coperto con pellicolaCoprire e posizionare

Nel caso di mini serre, non ci resta che chiudere con il coperchio. Nel caso di contenitori diversi bisogna chiuderli con la pellicola. La chiusura serve a mantenere l’ambiente umido, necessario affinchè il seme si apra e germogli.

Come detto, i semi di pomodoro hanno bisogno di una temperatura intorno ai 16/18 gradi per germinare (mai sotto i 15°) e quindi i semenzai non possono stare all’aperto, la notte le temperature sono ancora troppo basse.
Se avete una serra riscaldata o semenzai riscaldati non avrete problemi. Ma per chi, come noi, non li ha, l’unico posto in cui tenere i contenitori è in casa.
La posizione migliore dove tenere i semenzai in questa prima fase è un luogo luminoso ma senza luce diretta. Noi occupiamo i davanzali delle finestre esposti ad ovest.

Aggiornamento 2021:

Ora abbiamo un semenzaio riscaldato nell’orto e le semine sono diventate più agevoli. Il cassone-semenzaio lo abbiamo costruito noi, qui tutti i dettagli.

mini serra con apertura per l'arieggiamentoDalla semina alla germinazione

In questa prima fase bisogna controllare spesso i nostri semenzai.
Bisogna innaffiare tutti giorni e verificare che la terra sia sempre umida.
La formazione di condensa sul coperchio (o sulla pellicola) ci indica che c’è umidità. Ma attenzione, troppa condensa può favorire la formazione di muffe e il seme stesso può ammuffire. Quindi, armatevi di pazienza e aprite il coperchio (o la pellicola) ogni volta che vedete condensa! Asciugate, lasciate il semenzaio aperto per un po’ e poi richiudete.
Ci sono mini serre che hanno un’apertura di ventilazione che può essere regolata, e qualcuno fa dei buchi sulla pellicola ma, dovendola sollevare per innaffiare, non lo trovo pratico. In effetti i contenitori con pellicola sono più macchinosi da gestire, al contrario delle mini serre che, avendo il coperchio rigido, sono più pratiche.

Ci vorranno circa 7-10 interminabili giorni per veder spuntare i germogli.

piantine di pomodoro germogliateDalla germinazione al trapianto in campo

Quando i semi avranno germogliato, a parte la soddisfazione, c’è ancora molto da fare.
La copertura si toglie, ma bisogna continuare a controllare che la terra sia umida. Quindi bisogna continuare ad innaffiare, con lo spruzzino, anche due volte al giorno se necessario. Inoltre le giovani piantine avranno bisogno di più luce. Controlliamo che “non filino”, cioè che lo stelo si allunghi e si pieghi in cerca di luce. I semenzai devono avere sufficiente luce affinchè le piantine crescano forti e dritte. Di solito, sui davanzali di casa, gli steli si allungano e si piegano verso il vetro della finestra, perciò bisogna trovare una nuova collocazione, più luminosa. Noi li portiamo all’aperto dopo qualche giorno dalla germinazione.

Se si sono messi più semi nello stesso contenitore bisogna effettuare i trapianti di diradamento. Attenzione, bisogna aspettare che le piantine abbiano 4 foglie vere (le prime due foglie che escono NON sono foglie vere). E l’operazione è delicata perché le radici sono molto sottili.

Piano piano si può cominciare ad acclimatare le piantine portando fuori i semenzai nelle ore calde. Mettiamoli in un posto luminoso e riparato, mai alla luce diretta del sole, e riportiamoli sempre in casa al tramonto. Stando fuori, all’aria, bisogna far attenzione che la terra non si asciughi, quindi innaffiare più volte!

pomodoro bastoncino trapiantato nell'ortoTrapianto nell’orto

Dopo circa un mese e mezzo, le piantine si potranno trapiantare nell’orto.
Le temperature notturne devono comunque rimanere intorno ai 15 gradi, ma, essendo maggio, non dovrebbero esserci problemi. Inoltre le piantine dovrebbero essere alte almeno una decina di centimetri. Trapiantiamo e innaffiamo con regolarità, soprattutto all’inizio le piantine non devono subire carenze idriche.

Il trapianto in campo è sempre un momento critico, ma non preoccupatevi se il giorno dopo le giovani piantine saranno un po’ floscie. Per nostra esperienza le piante, dopo un primo momento di sofferenza, si riprenderanno velocemente e cresceranno molto meglio che in semenzaio.

Trattamenti

Le piantine di pomodoro che si comprano al vivaio hanno già avuto almeno un trattamento con il verde rame. Autoproducendo saremo noi a decidere se e quando fare dei trattamenti. Per la peronospora possiamo usare i preparati rameici, come la poltiglia bordolese, ammessa in agricoltura biologica; però usiamo con attenzione: il rame è un metallo pesante che a lungo andare si accumula nel terreno.

Altri trattamenti utili possono essere i macerati d’ortiche, di aglio, di equiseto. Aiutano a fortificare la pianta e sembrerebbero miracolosi, ma noi non abbiamo esperienza a riguardo. Quest’anno proveremo l’olio di neem come trattamento preventivo e rinforzante per le piante. E faremo un trattamento con poltiglia bordolese, perchè qui la peronospora impazza!

Abbiamo scritto diversi post sulla coltivazione dei pomodori, di varietà antiche, cominciando da questo: pomodori antichi: dal seme al trapianto

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