Spesso chi decide di prendere qualche gallina, come noi, lo fa per avere uova fresche e di qualità. Ma quante uova depone una gallina? Quante uova riusciremo ad avere giornalmente? Quante galline dovremo allevare? La risposta a queste domande è che dipende da diversi fattori: dalla razza, dall’età dell’animale e anche dalla stagione.
Razze ovaiole
Cominciamo dicendo che esistono moltissime razze di galline e qui ne prendiamo in considerazione solo alcune, ma potete cercare qualunque razza, italiana ed estera, sull’atlante delle razze di agraria.org.
Le galline più comuni, che si trovano solitamente nei consorzi, sono dette ovaiole commerciali.
Possono avere vari nomi ed essere di diversi colori (rosse, nere, grigie…) ma sono sempre la stessa “razza”. Anzi, non sono una razza, sono ibridi commerciali, cioè frutto di incroci e selezioni genetiche cominciate alla fine del 1800.
Sono delle super-ovaiole e non hanno attitudine alla cova.
Le ovaiole commerciali sono quindi le più produttive, depongono circa 300 uova all’anno di grande dimensione, con guscio color rosa. (Qui per sapere quante uova fa una gallina al giorno.)
Esistono però anche galline ovaiole di razza.
Le razze italiane, benché alcune sopravvivono con difficoltà dato l’enorme numero degli ibridi commerciali, sarebbero da preferire, meglio ancora se locali.
Le livornesi sono le ovaiole di razza più conosciute, ma attenzione che spesso le galline vendute nei consorzi come livorno sono frutto di incroci commerciali “spinti”. Per acquistarle meglio andare in piccoli allevamenti specializzati.
Comunque la livorno, la siciliana, la val d’arno nera, l’ancona e la piemontese sono ottime razze ovaiole.
Fanno circa 280-300 uova l’anno, con guscio bianco.
Sempre italiana, forse di origine polacca, è la padovana. Gallina ornamentale ma buona ovaiola con circa 180 uova l’anno, bianche di medie dimensioni.
Se invece vogliamo uova che non abbiano il solito colore del guscio (rosa o bianco), possiamo optare per l’araucana o la marans.
L’Araucana, razza di origine cilena, fa uova azzurre, il guscio è colorato sia all’esterno che all’interno in quanto la colorazione è data da un gene; inoltre il guscio è molto più resistente di quello delle uova di altre razze.
Questa razza è una buona ovaiola, circa 180 uova l’anno, di medie dimensioni. Il gusto di queste uova è un pò più forte di quello delle altre razze. A mio marito piace molto, ma c’è chi lo trova troppo forte.
La Marans, di origine francesce, invece fa uova color cioccolato. La colorazione scura è data da un liquido prodotto nell’ovidotto, quindi il colore marrone scuro è solo sull’esterno del guscio, internamente è bianco. Depone circa 180 uova l’anno di dimensione extra grande.
Età
Quando diciamo che una gallina fa 300 uova l’anno, ci si riferisce in realtà al solo primo anno di vita.
La produzione delle uova cala man mano che l’età dell’animale avanza. Proprio per questo negli allevamenti industriali le galline vengono uccise o svendute dopo il primo anno (in quelli bio al massimo dopo due).
Ecco qui uno schema di produzione rispetto all’età:
Nella nostra esperienza possiamo dire che le ovaiole commerciali che hanno quasi 5 anni fanno circa 3 uova a settimana, rispettando appieno lo schema.
La sabelpoot nana, che è una razza ornamentale, ha 3 anni e depone 4-6 uova piccole a settimana e l’araucana, di poco più di 1 anno, depone invece 6-7 uova celesti a settimana.
Per sapere a che età una gallina comincia a deporre qui un post dedicato.
Stagionalità
A parte la razza e l’età, dobbiamo tenere conto che le galline non fanno lo stesso numero di uova durante l’arco dell’anno.
La stagione più produttiva è senz’altro la primavera, perché la temperatura e la durata del giorno è ottimale. Le galline, infatti, hanno bisogno di almeno 12-14 ore di luce per produrre uova. Di contro, durante l’inverno, con giornate molto corte, avremo un calo nella deposizione di uova.
Negli allevamenti industriali si usa la luce artificiale, anche in quelli bio, per ottenere la stessa produzione in tutte le stagioni senza tener conto dei bisogni e dei cicli degli animali!
Anche il troppo caldo e l’estremo freddo influiscono sul numero di uova, inevitabilmente in tali condizioni la produzione diminuirà.
Oltre alla stagione, bisogna ricordare che ci sono altre situazioni che influiscono sulla deposizione come il periodo di muta o di cova.
Le galline, una volta l’anno, fanno la muta del piumaggio. Di solito succede a fine estate, settembre-ottobre, affinchè abbiano piume nuove per affrontare l’inverno.
Durante questo periodo tutte le energie sono indirizzate alla creazione del nuovo piumaggio e le galline smettono di deporre. Il periodo di muta può durare da un paio di settimane fino a quattro mesi.
Anche nel periodo della cova non avremo uova. La gallina è impegnata nell’incubazione per 21 giorni. Inoltre, una volta nati i pulcini, la chioccia non deporrà uova finchè sarà occupata con la prole, e di solito vuol dire altre 4-8 settimane senza uova.
Altro fattore che può influenzare la produttività, oltre malattie e parassiti, è lo stress. Quindi attenzione all’alimentazione (qualità e quantità di cibo e acqua), ai cambiamenti nel pollaio, all’inserimento di nuovi esemplari, a spostamenti (di animali e pollai) e anche alle perdite. Il pollaio ha un suo equilibrio e le sue abitudini!