Una casa in campagna, guida alla ricerca:
acqua

illustrazione irrigatore rotanteAbbiamo visto come valutare una casa, come effettuare le visite, un metodo infallibile per scegliere la migliore casa possibile, cosa guardare nella casa, e cosa guardare nel terreno. Ma per coltivare serve acqua, tanta acqua, tantissima acqua. E se poi non dovesse piovere, ne serve anche di più! Occorre quindi valutare bene presenza e qualità dell’acqua nel terreno.

Valutate la disponibilità idrica!

illustrazione irrigazione orto

La disponibilità idrica è un elemento fondamentale da considerare nella valutazione di una casa e/o di un terreno. E non fatevi ingannare se vedete un pozzo: i pozzi si possono seccare.

Tenete presente che in qualsiasi comune italiano è vietatissimo usare l’acqua dell’acquedotto comunale per irrigare l’orto o il prato inglese.

E che la richiesta d’acqua del terreno dipende oltre che dall’insolazione (più sole uguale più evaporazione e dunque serve più acqua) anche dalla ventosità del luogo. Se il sito dove sorge la casa è ventoso, gli strati superficiali del terreno si seccheranno velocemente; inoltre gli effetti di sole e di vento, ovviamente, si sommano.

Quindi, oltre ad assicurarvi che l’eventuale pozzo sia ancora attivo,  calcolatene anche la portata in litri al secondo (per  una misura spannometrica vedete quanti secondi ci mette a riempire un secchio di capacità nota con il rubinetto aperto al massimo), e in litri totali (lasciate aperto e vedete se a un certo punto, diciamo entro un paio d’ore, l’acqua finisce o la pressione diminuisce).

Valutate il costo per attingere l’acqua!

illustrazione pozzo

Alzare l’acqua da un pozzo ha un prezzo: intanto le pompe sommerse sono costose da comprare, e poi consumano parecchia energia elettrica. Tenere accesa una pompa per irrigazione impatta pesantemente sulla bolletta energetica, soprattutto se il pozzo è profondo (più è profondo, più energia serve per alzare l’acqua!).

Considerate poi che la pompa del pozzo è un carico induttivo; questo banalmente significa che lo spunto di corrente richiesto per avviarsi è pari a circa il triplo della potenza; se progettate un impianto fotovoltaico ad isola per la vostra abitazione, questo potrebbe rappresentare un problema; inoltre un pozzo con la vena molto profonda richiederà una pompa piuttosto potente, e questo a sua volta potrebbe tradursi in un contratto con l’enel magari superiore ai 3 kw normalmente forniti alle abitazioni, con costi dunque superiori.

Se invece pensate di mettere su un’azienda agricola, allora oltre alla richiesta al comune dovete anche richiedere una concessione alla regione: si esatto. Viviamo in Italia. Serve un permesso (a pagamento) per fare un pozzo. E serve un permesso (sempre a pagamento) per sfruttare il pozzo.
Ricordate il film Non ci resta che piangere? “Chi siete??? Dove andate??? Un Fiorino! Purtroppo, è così.

Quanto costa scavare un pozzo?

Se il pozzo non c’è, valutare che farlo scavare non è banale.
Oltre l’iter burocratico, c’è da considerare che oggi è molto costoso scavare un pozzo: serve una richiesta al comune, e far scavare un pozzo da una ditta specializzata vi costerà almeno 100 euro al metro lineare.

illustazione scavo di un pozzo

Quindi per un pozzo di 60 metri di profondità (una profondità abbastanza ridotta peraltro) serviranno almeno 6mila euro, oltre al costo della pompa sommersa.

Attenzione che se scavando l’acqua non si trova, voi pagarete ugualmente almeno un terzo se non la metà della cifra prevista. Inoltre nessuna ditta  vi garantisce di trovare l’acqua e pochissime si avvalgono di un rabdomante (rarissimo trovare qualche anziano che lo fa a titolo gratuito).

Altra possibilità in mancanza di un pozzo, è predisporre la conservazione delle acque pluviali. In questo caso dovete fare un calcolo su quanto piove nella zona e se i mq del tetto saranno sufficienti a raccogliere la quantità d’acqua necessaria, inoltre dovete mettere in conto il costo della cisterna di raccolta, le gronde, e il sistema di pompaggio per innaffiare l’orto.

L’acqua corrente potabile, e perché è importante

La presenza poi di acqua corrente potabile è un altro requisito importante, soprattutto se si pensa, un domani, di aprire un home restaurant o un’attività ricettiva o di trasformazione dei prodotti della terra: se non c’è l’acqua che arriva da un acquedotto comunale, ed è perciò certificata come potabile, occorre farsi certificare come potabile dalla ASL l’acqua del proprio pozzo, il che è certamente possibile ma richiede molti esami per un lungo periodo di tempo, e poi ancora esami con frequenza mensile per mantenere la certificazione di potabilità. Insomma la spesa potrebbe non valere la candela.

Conclusioni

In una casa in campagna disporre di una fornitura abbondante di acqua per irrigazione è fondamentale. Un sistema di raccolta di acqua piovana è il minimo indispensabile. Un pozzo sarebbe molto meglio, ma ha dei costi. La cosa migliore è una sorgente, o un sistema di canali di irrigazione, come si trova ancora in alcuni luoghi. Valutate bene i costi che dovrete affrontare per disporre di acqua da irrigazione a sufficienza per la proprietà, e se sono costi alti usate l’argomento per ridurre il prezzo del terreno.

E ricordate che come serve acqua per irrigazione, altrettanto importante è disporre di acqua potabile da un’acquedotto, soprattutto se si prevede un domani di avviare una qualunque attività economica (ristorante, agriturismo, ecc.).

Nel prossimo e ultimo post di questa guida alla ricerca, alla valutazione e all’acquisto di una casa in campagna, parleremo dell’importanza degli impianti.

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