Sono nati i pulcini araucana, ben quattro!
Una gioia immensa per noi e per la piccola mamma sabelpoot porcellana.
Questa è la seconda cova a cui abbiamo avuto il piacere e l’onore di assistere, e ci ha confortato sui tanti dubbi di allevatori.
Ma andiamo con ordine, partiamo dall’inizio!
Come è nato il nostro allevamento domestico
Due anni fa, da veri neofiti, abbiamo preso le nostre prime galline, quattro ovaiole rosse commerciali.
Devo confessare che all’inizio mi facevano quasi paura (e chi aveva mai toccato una gallina!) e non sapevo quasi nulla a riguardo.
Così ho cominciato a seguire alcuni siti americani sull’allevamento naturale delle galline e poi ho deciso di approfondire con un corso online:
Chicken Behaviour and Welness dell’Università di Edimburgo. Davvero illuminante. (Faremo dei post specifici su quanto imparato, a partire dalla cova naturale)
La prima cova
Lo scorso anno, proprio di questo periodo, una delle ovaiole si abbioccò, cioè si mise a covare, e ci sono voluti ben due giorni per capire che non stava male ma semplicemente voleva covare!
Non avendo un gallo e volendo assecondare l’istinto della coccodè con mio marito cercammo velocemente uova fertili in zona. Volevamo delle galline di razza e non degli ibridi commerciali ma riuscimmo a trovare solo uova fertili di razze nane, sabelpoot e cocincina. Da quella cova nacquero quattro sabelpoot e una cocincina.
A distanza di un anno è rimasta solo la sabelpoot porcellana (altre due sabelpoot le abbiamo regale e due galletti, un sabelpoot e un cocincina, se li è presi la volpe), che ha deciso di abbioccarsi. Stavolta eravamo preparati.
L’abbiamo capito ben due giorni prima che si ritirasse nel nido a covare perché abbiamo riconosciuto il verso tipico delle chiocce. Un verso che non puoi equivocare, lo fa per tutta la durata della cova per stabilire un contatto con gli embrioni e continuerà a farlo fino a quando si prenderà cura dei pulcini.
Uova fecondate di Araucana
Questa volta abbiamo preso uova fertili di Araucana perché è una razza di antiche origini (cilene), ruspante (non sono adatte all’ allevamento intensivo), molto curiosa d’aspetto (non hanno coda), particolare d’indole (dicono essere molto affettuose, vedremo) e -dulcis in fundo- perché fanno uova con guscio celeste, che sono bellissime da vedere.
Purtroppo il gene che dà la colorazione alle uova e la mancanza di coda rende la percentuale di fertilità piuttosto bassa, si dice intorno al 40% , tra uova non fecondate e mortalità al 18° giorno dell’embrione pulcino.
Abbiamo messo sette uova sotto la nostra gallinella con la speranza che nascesse almeno un pulcino.
Dopo 22 giorni di attesa da quelle sette uova sono nati quattro pulcini araucana (percentuale di quasi il 60% di successo, ottima!), due neri, uno giallino e uno marrone striato. Sono stupendi, e come dicono gli americani, ora sono proprio una “Proud chicken mom”!
Ecco un breve video dei pulcini araucana al loro secondo giorno di vita. Notate come, dopo circa 16 secondi, mamma chioccia prenda una spiga, la butti davanti ai pulcini, e gli insegni come estrarne i semi!
E voi, avete mai assistito alla nascita di un pulcino o alla cova di una gallina?